Nell’ambito del decreto “Milleproroghe” è stato approvato un emendamento che porta le accise sulla birra per il 2023 a 2,97 euro evitando un aumento a 2,99 temuto dai produttori.
“A nome di AssoBirra desidero esprimere un sincero ringraziamento al Governo e ai partiti di maggioranza che hanno compiuto lo sforzo per rimediare in parte alla situazione che si era venuta a creare con la Legge di Bilancio”, il commento del Presidente di AssoBirra, Alfredo Pratolongo (nella foto).
“La birra in Italia è l’unica bevanda da pasto gravata da accise: un’anomalia che pesa su tutti, produttori, distributori e consumatori. Ridurre la pressione fiscale specifica per la birra – aggiunge Pratolongo – contribuisce anche a promuovere e difendere il comparto birrario italiano rispetto al contesto internazionale, nel quale molti dei principali produttori – Germania e Spagna ad esempio – godono di un livello di accise anche quattro volte inferiore al nostro”.
IL DOSSIER DELL’ETICHETTATURA
L’inizio dell’anno è stato già ricco di sfide e si è aperto con “chiare prese di posizione dei Ministri Tajani e Lollobrigida per scongiurare il sistema di etichettatura su vino e birra da parte del Governo irlandese – sottolinea il Presidente di AssoBirra – che arrecherebbe notevoli danni alle esportazioni nazionali verso l’isola. I due Ministri insieme con i Senatori e i Deputati si sono attivati convintamente in tutte le sedi opportune per fermare una decisione che nasconde una visione distorta circa il consumo moderato di bevande alcoliche”.
In sede europea, AssoBirra aveva seguito questo dossier sottolineando le ricadute che avrebbe avuto sul commercio, in aggiunta alle spinte inflazionistiche che gravano sul mercato. Senza dimenticare che “l’aumento di tutti i costi – dall’energia al malto d’orzo al vetro – ostacola una crescita sostenibile della filiera. Proprio per questo – conclude Pratolongo – vorremmo proseguire nel dialogo con il Governo anche utilizzando la leva fiscale per favorire gli investimenti e la competitività delle produzioni, inserendo nella prossima Legge di Bilancio un calendario di riduzioni delle accise”.