Il food&beverage italiano si fa onore nell’ambito della classifica di TasteAtlas, portale gastronomico internazionale. La lista, che cita 40 tra cibi e vini “da assaggiare nel 2023” e comunque “almeno una volta nella vita, che è troppo breve per non provare il meglio della gastronomia mondiale”, è particolarmente lusinghiera osservando i cinque formaggi considerati i migliori del mondo. I primi quattro, infatti, sono tutti italiani: Parmigiano Reggiano, Gorgonzola piccante, Burrata e Grana Padano. Allargando lo sguardo alla classifica completa dei 50 formaggi più pregiati, si scopre che le produzioni italiane conquistano ben otto posizioni nei primi dieci, e 12 nei primi 20 classificati. Oltre ai formaggi già citati troviamo infatti lo Stracchino di crescenza (sesto classificato), la Mozzarella di Bufala Campana (7), Pecorino sardo (9) e Pecorino Toscano (10), oltre a Pecorino Romano (15), Bocconcini (16), Taleggio (17), Provola (20), Stracciatella (23), Fiore Sardo (24), Mozzarella (28), Gorgonzola dolce (37), Caciocavallo Silano (42) e, infine, Provolone del Monaco (44).
“Siamo molto orgogliosi di essere al primo posto della classifica ‘Best Cheeses in the World’ pubblicata dall’autorevole guida TasteAtlas”, sottolinea il Consorzio Tutela Parmigiano Reggiano Dop. “Siamo orgogliosi perché vediamo premiato il duro lavoro di tutti coloro che operano con passione nella filiera del Parmigiano Reggiano, siamo orgogliosi di sentire così forte l’apprezzamento di tanti consumatori che scelgono la qualità in tutto il mondo, e siamo orgogliosi di vedere sventolare così alta e forte la bandiera del made in Italy”.
Commento entusiasta anche da parte del Consorzio di Tutela della Burrata di Andria Igp: “Siamo il terzo miglior formaggio al mondo, dopo Parmigiano e Gorgonzola. Reduci dal grande successo della Burrata di Andria alla Bit Milano 2023, arriva un altro importantissimo riconoscimento a livello mondiale da parte di TasteAtlas. Abbiamo sempre definito la Burrata la ‘regina’ dei formaggi e oggi tutto il mondo ci conferma che è proprio così, siamo sul podio delle eccellenze mondiali accanto a nomi di formaggi millenari, e la Burrata di Andria non ha ancora compiuto il secolo di storia. Una vera e propria favola che vede l’ultima arrivata nel paniere dei formaggi di eccellenza divenire ben presto regina. L’andriese Lorenzo Bianchino, il suo inventore, oggi farebbe salti di gioia, orgoglioso dei suoi casari che hanno mantenuto salda la tradizione e l’hanno valorizzata con il marchio Igp”.