La lotta agli sprechi passa da pratiche etiche e sostenibili. A questo proposito Di Marco – realtà nel settore professionale della pizza e della panificazione dal 1981, famosa per aver inventato l’originale pinsa romana – ha siglato lo scorso anno un accordo con Banco Alimentare che punta al recupero delle pinse “fuori misura”, ma perfettamente buone. Ad oggi sono più di 488 i bancali, pari a 410.000 pinse romane originali, donati alla fondazione che si occupa della raccolta di generi alimentari e del recupero delle eccedenze.
La pinsa romana Di Marco è un prodotto artigianale, lavorato a mano dagli esperti pinsaioli dell’azienda che, dopo una lievitazione lenta di 72 ore, la stendono a mano conferendo la caratteristica forma allungata. Questo processo di produzione, improntato alla manualità e all’artigianalità, può presentare a volte qualche piccolo difetto dimensionale. Anche per questo è sottoposto a rigidi controlli di qualità in ogni fase. Un lettore ottico controlla ogni singola pinsa prodotta nei laboratori Di Marco, scartando quelle che non possono essere confezionate e commercializzate nei canali Horeca e trade per questioni legate a forma e dimensioni che non rispettano lo standard.
PINSA ROMANA “FUORI MISURA”
Le pinse “fuori misura”, ma perfettamente buone, leggere e digeribili come tutte le altre, vengono recuperate grazie alla partnership con Banco Alimentare che le porta sulle tavole degli enti che rispondono ai bisogni delle persone più fragili.
“Da sempre cerchiamo di combattere gli sprechi, riteniamo inaccettabile che ogni anno in Italia si gettino tonnellate di cibo ancora perfettamente commestibile. Ecco perché abbiamo cercato di trasformare il problema delle pinse ‘fuori misura’ in un’opportunità donandole a Banco Alimentare, con cui abbiamo attivato da tempo una partnership”, commenta Alberto Di Marco (nella foto), Dg dell’azienda di bakery. “Si tratta di prodotti buonissimi, solo scartati dal lettore ottico perché la dimensione non è conforme a quella richiesta per il confezionamento. Riteniamo che il buon cibo di qualità sia un dono da condividere, e siamo ben felici di poter dare un aiuto concreto ai più bisognosi attraverso la catena di solidarietà di Banco Alimentare”.
“Ringraziamo Di Marco per il rapporto significativo con Banco Alimentare e per la disponibilità a condividere i propri ottimi prodotti donandoli a chi è in difficoltà. Esempio significativo per molti che la responsabilità sociale può realizzarsi e nutrirsi di gesti concreti a favore di chi più è nel bisogno”, sottolinea Giovanni Bruno, Presidente fondazione Banco Alimentare.