Con lo scopo di rafforzare i rapporti nella filiera olivicola-olearia italiana, stabilizzare il mercato e restituire valore ad entrambe le parti, Confagricoltura e Carapelli Firenze (gruppo Deoleo) hanno siglato un accordo di filiera che coinvolge centinaia di aziende olivicole per un valore al consumo di circa 25 milioni di euro. L’intesa è stata presentata nel corso di un convegno, il 14 febbraio a Roma, che è stato anche un’occasione per fare il punto sul comparto e sui nuovi orientamenti legislativi europei in materia di sostenibilità.
OLIO D’OLIVA: LO SCENARIO ECONOMICO
Denis Pantini di Nomisma ha illustrato i cambiamenti in atto nel settore, nello scenario economico e nelle tendenze di consumo. La produzione di olio d’oliva in Italia è in calo strutturale: tra condizioni climatiche avverse, frammentazione produttiva (il 40% delle aziende olivicole italiane ha meno di due ettari di oliveto e solo il 2,5% oltre 50 ettari), volatilità dei prezzi e della redditività, nell’ultimo triennio (2020-2022) la produzione media è stata inferiore alle 300.000 tonnellate contro le oltre 500.000 del triennio 2010-2012. Nei periodi di forti incertezze come quello attuale, “fare filiera” attraverso gli accordi commerciali dà agli olivicoltori una maggiore sicurezza di sbocco di mercato e favorisce un processo di investimento e modernizzazione necessario per tutto il comparto.
GLI ORIENTAMENTI LEGISLATIVI IN EUROPA
Pasquale Di Rubbo della Commissione Europea ha presentato gli orientamenti europei della proposta di quadro legislativo per i sistemi agro-alimentari sostenibili, attesa per fine anno. Dal futuro sistema di etichettatura sulla sostenibilità alle principali sfide dei sistemi agroalimentari europei. In particolare la necessità di valorizzare forme di dialogo e cooperazione tra i principali attori delle filiere, affinché la transizione verso pratiche più sostenibili possa essere un’opportunità di crescita per tutti. In questa direzione Confagricoltura e Carapelli Firenze hanno intuito con anticipo l’evoluzione in atto.
Ignacio Silva, Presidente Deoleo, ha sottolineato che “Carapelli Firenze crede molto nelle alleanze tra parte agricola e parte industriale, ed è proprio attraverso accordi di filiera come questo che riteniamo di poter creare un futuro sostenibile al settore. Per noi sostenibilità è garantire valore sia al consumatore che all’olivicoltore ed in questo contesto è anche valorizzare il made in Italy. La sostenibilità è parte fondamentale della nostra strategia aziendale e poter parlare oggi di un progetto condiviso con Confagricoltura, che ci ha visti pionieri cinque anni fa, ci rende molto orgogliosi e nello stesso tempo consapevoli della responsabilità assunta con l’accordo”.
Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura, ha ricordato che “Confagricoltura e Carapelli Firenze nel 2018 condivisero l’opportunità di approfondire alcuni temi cruciali per il comparto olivicolo oleario e di definire una progettualità comune. Oggi, a valle di un lavoro intenso di scambio e di confronto, possiamo affermare con soddisfazione che l’intesa è un’esperienza di successo, che ha anticipato i tempi e che sicuramente faremo proseguire per condividere sfide sempre più innovative e stimolanti”.
“L’accordo nasce dall’esigenza di trovare un nuovo modo di lavorare tra Carapelli Firenze e il mondo della produzione, che generi vantaggi per entrambe le parti con l’obiettivo primario di stabilizzare, in ottica pluriennale, il prezzo di mercato, sempre soggetto a forte volatilità”, sottolinea Anna Cane, scientific & public affairs Director, Carapelli Firenze – gruppo Deoleo. “Altro obiettivo importante: la valorizzazione della filiera oleicola italiana e la garanzia di autenticità e qualità per il consumatore”.