Riso, buon andamento per le sementi certificate

Presentati i dati elaborati dal Crea: nella campagna 2021-2022 il coefficiente di utilizzo di semente certificata è stato pari a 1,61. Oltre 7.500 tonnellate di sementi sono state esportate
Riso, buon andamento per le sementi certificate

Sono state circa 42.778 le tonnellate certificate di sementi di riso nella campagna 2021-2022, con un coefficiente di utilizzo di semente certificata pari a 1,61, in linea con quello del 2021, relativamente alle semine nazionali. Oltre 7.500 tonnellate di sementi sono state esportate in paesi sia comunitari sia extracomunitari. Sono alcuni tra i dati più significativi elaborati dal Crea – con il suo Centro difesa e certificazione – e presentati in occasione della riunione annuale sulla Certificazione delle sementi di riso – Campagna 2022-2023, che il più importante ente italiano di ricerca sull’agroalimentare organizza da oltre 40 anni in collaborazione con l’Ente nazionale risi.

COLTIVAZIONE DI RISO IN ITALIA: SUPERFICI E PREVISIONI

Un dato importante da sottolineare riguarda la superficie destinata alla risicoltura, che nella campagna 2022-2023 ammonta a 11.474 ettari, di cui solo il 15% (1.718 ettari) non idonei a produrre sementi. La superficie approvata (9.756 ettari) è invece inferiore a quella della scorsa campagna (circa 700 ettari in meno), ma questo non dovrebbe compromettere i quantitativi certificabili nella campagna di semina attualmente in corso. Nello specifico, i dati indicano un calo del -8% nella produzione di tipi tondi e un leggero calo nella tipologia Lungo A da interno, mentre è stato registrato un leggero aumento nel tipo medio.

ANALISI E ATTIVITÀ DI RICERCA

Dalle analisi effettuate sul seme in natura, emerge un’ottima energia germinativa, simile a quella della campagna precedente. Alla luce delle attuali richieste di mercato, la produzione sarà in grado di soddisfare la domanda degli agricoltori per quasi tutte le categorie. Tra le attività di ricerca a supporto del settore sviluppate dal Crea e presentate durante l’incontro, il contenimento delle necrosi del germinello (una serie di alterazioni del germinello del riso causate da molti organismi, che possono causare lesioni, marciumi o perfino la morte delle giovani piante infette) grazie all’impiego di oli essenziali. Dal confronto con l’unico prodotto chimico attualmente utilizzabile, è emerso che tali oli possono rappresentare una valida alternativa e non solo per chi opera in regime di agricoltura biologica. Sebbene abbiano un’efficacia inferiore rispetto ai prodotti chimici, i prodotti a base di oli essenziali possono comunque contribuire in modo significativo alla riduzione dell’infezione.

SEMENTI CERTIFICATE E RISICOLTURA

Durante l’incontro, destinato a tutta la filiera risicola – agricoltori, moltiplicatori di sementi, industria (sementiera e risiera), tecnici e sperimentatori – è stato approfondito, inoltre, l’obbligo a partire dalla campagna 2024 dell’utilizzo di seme certificato per ottenere l’aiuto accoppiato previsto dalla Politica agricola comunitaria (Pac).

Sono stati premiati, infine, da Luca De Carlo, Presidente della IX Commissione del Senato, i vincitori del 112esimo concorso nazionale “Moltiplicatori sementi di riso”. “La nostra risicoltura è prima in Europa – ha dichiarato De Carloe questo è possibile grazie all’impegno e alla passione dei risicoltori italiani, veri custodi di questa eccellenza, messa a dura prova dal cambiamento climatico, oltre che dalla concorrenza globale, che si giova di prezzi più competitivi, spesso a fronte di minore attenzione al lavoro, alla qualità del prodotto e all’ambiente. Il riso italiano è una risorsa preziosa e intendiamo sostenere questa produzione il più possibile a partire dal suo primo e più drammatico problema: quello della mancanza d’acqua”.

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