Il tema dell’utilizzo alimentare di insetti edibili, come recentemente discusso con la newsletter #Tech di Food, (potete iscrivervi qui ), sta riempiendo le cronache delle ultime settimane. Cronache nelle quali si inserisce Small Giants, società pioniera del settore, fondata in UK da Edoardo Imparato e Francesco Majno.
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La startup ha infatti deciso di spostare la propria sede societaria in Italia a Milano. Le recenti approvazioni dell’Ue sulla farina di grillo e sul buffalo worm hanno aperto grandi opportunità di mercato in Italia per la società, la quale si era inizialmente costituita nel Regno Unito a causa dell’impossibilità legislativa di commercializzare gli insetti edibili in diversi paesi. Gli oltre 600mila euro di investimento raccolti tra il 2020 e il 2021 hanno permesso a Small Giants di sviluppare i primi prodotti, oggi disponibili su canale e-commerce e presenti in store fisici in 10 paesi.; sta inoltre registrando importanti novità a livello di Gdo sia in Italia che all’estero. In Polonia è stata selezionata da Żabka – la più grande catena di supermercati del paese – per entrare nei suoi negozi. In Italia ha iniziato a lavorare, tra gli altri, con Vitamin Center e, a breve, verranno annunciate delle partnership con dei supermercati.
SOLO I PRIMI PASSI
“Le recenti approvazioni a livello europeo, la sempre più urgente necessità di fornire prodotti alimentari che siano sicuri, nutrienti, gustosi ma anche sostenibili, e la convinzione con cui la comunità scientifica sostiene questa fonte alternativa di proteine, ci fanno guardare al prossimo futuro con grandissimo ottimismo. Lo spostamento della sede in Italia, dove è cominciata la nostra esperienza nel mondo degli alimenti a base di insetti, è solo l’inizio. Abbiamo infatti intenzione di trasferire presto anche la produzione e la logistica nel nostro Paese, dove il mercato si sta dimostrando molto ricettivo”, dichiara Edoardo Imparato, Ceo Small Giants.
ENTUSIASMO ALLE STELLE
“Siamo partiti dal Regno Unito perché anni fa era il paese più all’avanguardia in Europa per quanto riguardava la ricerca, lo sviluppo e le possibilità di mercato per dei prodotti alimentari innovativi come sono i nostri – spiega il cofondatore Francesco Majno –. Le cose sono cambiate, l’Europa ha deciso col tempo di aprirsi a questa grande opportunità e noi siamo entusiasti di poter finalmente portare la società, la filiera, l’expertise e il team in Italia. Non ce ne saremmo mai voluti andare, però le normative non ci permettevano di dare una forma concreta alle nostre idee. Mentre adesso, sì” .