È un comparto che gode di ottima salute quello del Culatello di Zibello Dop. Lo certificano i dati 2022 diffusi dal Consorzio di Tutela, che evidenziano un incremento della produzione pari al +5,87% rispetto all’anno precedente, per un totale di 102.591 Culatelli di Zibello. Il fatturato al consumo, invece, ha raggiunto quota 25,2 milioni di euro, con un progresso superiore al +5 per cento. Particolarmente brillante, ormai da qualche anno, è la performance del prodotto affettato. Durante lo scorso anno, infatti, i Culatelli destinati all’affettamento sono stati 40.171, pari al 41,5% della produzione annuale. Soltanto dieci anni fa, nel 2013, questa percentuale era ferma all’5,6 per cento. Al consumo, nel 2022, il segmento del preaffettato incide per un valore di 10,8 milioni di euro. Lo scorso anno, le vaschette di Culatello di Zibello Dop immesse sul mercato sono state 1,27 milioni. Intanto, il canale di commercializzazione principale si conferma quello del normal trade, con una quota pari al 60% del comparto. La Gdo rappresenta il restante 40 per cento. Resta poi elevata la quota export, che si attesta a circa il 25% del totale del mercato. I Paesi dell’area Ue, a cominciare da Francia e Germania, insieme con la Svizzera, veicolano l’88% delle esportazioni. Seguono il Nord America, con Canada e Stati Uniti, il Giappone, l’Oriente e il Regno Unito.
OLTRE LO STATUS DI NICCHIA
“Il culatello di Zibello Dop – dichiara Romeo Gualerzi, Presidente del Consorzio di Tutela – prosegue nella sua affermazione di prodotto di eccellenza grazie agli apprezzamenti e ai successi che riscuote dal mercato. Tutto ciò pur confermandosi un prodotto di nicchia. Nel 2022 registriamo una crescita a valore che sfiora il +6 per cento. Ottime, in particolare, risultano le performance del preaffettato, che ci ha permesso una maggiore penetrazione del prodotto nelle catene retailer”.