Il Cda di La Doria (Investindustrial) ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022. Per la prima volta nella storia del gruppo, i ricavi consolidati superano la soglia del miliardo di euro (1,018 miliardi di euro), in aumento del +17,6% rispetto agli 866 milioni di euro del 2021. Il valore va letto alla luce di un incremento dei prezzi di listino, correlato ad un forte aumento dei costi riconducibili ai fattori congiunturali e geopolitici legati a pandemia e invasione dell’Ucraina, ma anche ad una crescita a volume del +3,4% dei prodotti venduti.
“I ricavi registrati nel 2022 sono un traguardo importante, che dimostra la nostra solidità e capacità di crescita anche nei periodi più complessi”, dichiara il Ceo La Doria Antonio Ferraioli. “Abbiamo saputo far fronte alle criticità economiche e geopolitiche del 2022. Il dato più importante è sicuramente quello relativo alla crescita dei volumi, che ha coinvolto trasversalmente le nostre linee e i mercati in cui siamo presenti. Continueremo a operare con la nostra politica di sviluppo internazionale volta, da una parte, all’espansione in aree geografiche ad alto potenziale di crescita e dall’altra a migliorare il nostro posizionamento nei segmenti di mercato in cui siamo già presenti”.
IL FATTURATO PER CATEGORIE
Dal punto di vista della suddivisione del fatturato per categorie di prodotto, la ‘Linea derivati del pomodoro’ – anche detta ‘Linea Rossa‘ – ha registrato un aumento dei ricavi pari al +24%, la ‘Linea sughi‘ è aumentata del +20,5%, mentre la ‘Linea legumi, vegetali e pasta in scatola‘ vede una crescita complessiva del +19,6 per cento. Infine, la ‘Linea frutta‘ e le ‘Altre linee‘ – ossia i prodotti acquistati da terzi e commercializzati dalla controllata LDH sul mercato inglese – sono aumentate rispettivamente del +7,8% e del +12,6 per cento.
LA PERFORMANCE PER AREE GEOGRAFICHE
La ripartizione del fatturato per aree geografiche mostra una significativa crescita del mercato italiano (+ 20%), secondo solo al Regno Unito, con un’incidenza sui ricavi totali pari al 16,9 per cento. L’azienda conserviera, che esporta i propri prodotti in 60 paesi, ha aumentato i propri ricavi nei mercati internazionali del 17%, con un’incidenza dell’83,1 per cento.
Le migliori performance si sono registrate nei mercati storici per La Doria, tra cui la Gran Bretagna, che resta il principale mercato estero di sbocco, la Germania e i paesi scandinavi. Seguono Australia, Nuova Zelanda e paesi dell’est Europa. Il gruppo genera importanti quote di fatturato anche in Francia, Usa e Giappone.