Qual è l’andamento del pomodoro biologico in Italia? A questa domanda ha dato risposta il seminario di Anicav “Risultati dell’indagine conoscitiva sul pomodoro biologico passato alla trasformazione nel 2022 in Italia” durante il quale sono state presentati numeri, trend e progetti relativi al pomodoro biologico da industria made in Italy nel nostro Paese e all’estero.
LA PRODUZIONE BIO NEL 2022 IN ITALIA
Nell’incontro online del 2 marzo 2022, Carmine Alfano, Vicepresidente sezione merceologica biologico Anicav ha riassunto i numeri del pomodoro biologico relativi alla campagna di raccolta 2022. Nel bacino centro-sud, delle 2.591.608 tonnellate di pomodoro raccolte la scorsa estate, 191.938 sono biologiche: il 7,41% del totale, con un incremento del 1,18% sul 2021. Nel bacino Nord il pomodoro biologico coltivato nel 2022, invece, rappresenta il 9,22% del totale (265.974 tonellate rispetto alle 2.884889 totali), con un incremento del +0,61% sul 2021.
Cosa è successo, invece, dal punto di vista delle vendite? In iper e super, nel 2022, il peso delle conserve bio sul totale dei derivati è stato del 4,6% in valore e del 3,2% in volume, ma si è registrata una contrazione delle vendite del -2% nel giro d’affari e del -6% in quantità rispetto al 2021.
CRESCITA COSTANTE NEL QUINQUENNIO 2018-2022
La presentazione di Alessandro Squeri, Presidente sezione merceologica biologico Anicav, ha messo, invece, in evidenza come le tonnellate di pomodoro biologico coltivate in Italia siano costantemente in crescita da alcuni anni. Per la precisione, tra nord e sud Italia dal 2018 al 2022 sono state coltivate 182.401 tonnellate in più di prodotto biologico, anche per merito dell’aumento degli ettari destinati al biologico (+66% in cinque anni). Se in Italia le superfici coltivate a pomodoro negli ultimi cinque anni sono cresciute di +4.378 ettari, di questi, più della metà è destinata a colture bio (+2.606 ettari). Così, gli “ettari bio” rappresentano il 10% del totale degli ettari coltivati.
MENO SPECULAZIONI PER TUTELARE LA FILIERA
L’aumento dei prezzi del pomodoro fresco bio, secondo l’analisi presentata da Squeri, è in linea con gli incrementi del pomodoro convenzionale se si considera la media nazionale calcolata sulla media dei prezzi da contratto del solo pomodoro tondo. Il prezzo franco campo del pomodoro biologico negli ultimi cinque anni, infatti, è salito di quasi il 30%, raggiungendo i 158 euro/t.
“La filiera del pomodoro biologico negli ultimi cinque anni ha avuto un ruolo di primo piano nel settore in termini di quantità lavorate e di ettari coltivati – riflette Alessandro Squeri, Presidente sezione merceologica biologico Anicav –. Anche a livello di creazione di valore, il pomodoro biologico valorizza al massimo i ricavi agricoli, senza contare lo spazio di miglioramento dato dallo sviluppo delle rese in campo. La difficile situazione economica mondiale, però, unita a tentativi di speculazione sul prezzo delle materie prime può minare alla radice lo sviluppo del settore biologico. Il consumatore nell’ultimo anno ha perso molto in termini di potere d’acquisto e per questo tende a spendere meno o scegliere prodotti più economici. E tra le conserve rosse, le referenze biologiche sono sicuramente i prodotti più sensibili a questa situazione di mercato. Per proteggere il mondo bio, dobbiamo valorizzarlo all’interno dei vari livelli della filiera, evitando speculazioni”.
UN PROGETTO PER LA PROMOZIONE ALL’ESTERO
Le conserve rosse biologiche made in Italy riscuotono molto successo oltreconfine: il 75% dei derivati del pomodoro bio prodotti in Italia è destinato all’estero e rappresentano il 9,6% dell’export totale del pomodoro. Per far crescere ulteriormente il segmento, che ha molte potenzialità all’estero, Anicav ha avviato un progetto con durata triennale (2023-2025) “Enjoy It’s From Europe” per valorizzare la produzione dei derivati del pomodoro bio italiani oltreconfine, in particolare in Germania, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi. Le attività, che prevedono la comunicazione sui social media e food app, advertising (tv, stampa, social, in store), partecipazione a fiere di settore, press e business tour, P.o.s. promotion, hanno come target consumatori, opinion leader, distributori e il mondo Horeca.