Dagli anni Ottanta ad oggi i consumi sono quintuplicati. Basterebbe questo per descrivere il successo dei surgelati: soluzioni ad alto contenuto di servizio, time saving e che puntano a minimizzare gli sprechi. La categoria quest’anno celebra un importante anniversario, i sessant’anni dell’Iias – Istituto italiano alimenti surgelati, fondato nel 1963 con lo scopo di valorizzare i prodotti sotto zero nel nostro Paese.
I CONSUMI
I surgelati sono divenuti, negli anni, parte delle nostre abitudini alimentari: oggi li scelgono 9 italiani su 10. Secondo i dati Iias, se nel 1980 il consumo pro-capite era di 3 kg, nel 1987 diventa il doppio e nel 2021 tocca il record di 16 kg, per un valore di mercato di 4,8 miliardi.
LA SVOLTA TECNOLOGICA
L’innovazione è stata sin dagli esordi il tratto caratteristico dei surgelati, ma è negli anni Novanta che arriva la svolta, con l’applicazione ai primi piatti tipici della gastronomia italiana della più significativa tra le innovazioni tecnologiche del settore degli ultimi anni: l’IQF (Individually Quick Frozen, surgelato individualmente), una tecnica di raffreddamento che permette oggi alle aziende di offrire ricette eccellenti in termini di gusto e consistenza.
I PRODOTTI DI MAGGIOR SUCCESSO
I bastoncini di pesce, che hanno debuttato nel 1967, hanno fatto la storia del settore: oggi in Italia, secondo i dati Iias, 10 milioni di famiglie li scelgono regolarmente. Le patatine fritte surgelate sono arrivate nel 1969 nel nostro Paese: rappresentano da sole quasi il 15% del volume totale degli alimenti surgelati consumati (dati Iias 2021). I vegetali sotto zero sono il maggiore segmento del mercato nazionale a volume, con una quota pari a oltre il 40 %. Ogni anno in Italia, poi, si mangiano 240 milioni di pizze surgelate, per un totale di 60 mila tonnellate pari al 10% di tutti i consumi di surgelati. Fra il 2019 e il 2021, l’export italiano di pizze surgelate è aumentato del 18%, fino a superare il valore di 700 milioni di euro.
AL PASSO CON LE PROSPETTIVE FUTURE
Secondo un recente studio della società di ricerche BlueWave Consulting, il mercato mondiale degli alimenti surgelati crescerà da qui al 2028 con un tasso annuo del 6,2% fino a raggiungere i 392,4 miliardi di dollari rispetto ai 268,3 stimati per il 2022.
“La spesa si è orientata sempre più verso la rapidità e la facilità del consumo, prediligendo prodotti legati alle nuove modalità di fruizione dei pasti, che portano ad un’accelerazione della fase di preparazione dei cibi – afferma il Presidente Iias, Giorgio Donegani –. In questi anni, gli alimenti surgelati hanno giocato il ruolo di autentici interpreti della modernità alimentare, attualizzando canoni gastronomici tradizionali all’interno di uno stile alimentare evoluto. In sessant’anni il comparto è stato protagonista di un costante miglioramento della qualità dei prodotti, dovuto alla ricerca selettiva sulle materie prime, alle nuove tecnologie di surgelazione, ad una razionalizzazione dei canali distributivi e al sempre più evidente fattore innovativo”.