Il Tribunale di Prato, in data 03/04/2023, pubblica avviso di vendita di un’azienda operante nel settore alimentare. Il Tribunale promuove una procedura competitiva per la vendita al miglior offerente del lotto unico avente ad oggetto l’azienda di proprietà della società in procedura.
La vendita si terrà il 12 maggio 2023 alle 10:30; chiunque sia interessato è invitato a presentare la propria formale e irrevocabile offerta d’acquisto in conformità a quanto di seguito previsto.
L’azienda posta in vendita è esercente l’attività di produzione e commercializzazione all’ingrosso di generi alimentari surgelati, congelati, freschi, conservati anche precotti. La produzione prevalente riguarda pizze e prodotti panificati surgelati venduti sia in Italia che all’estero, con marchio proprio o marchi privati, per il mercato retail.
L’azienda è costituita dai seguenti elementi:
- le immobilizzazioni materiali costituite da: impianti, i macchinari, le attrezzature, i beni mobili, gli arredi e le altre immobilizzazioni elencate e individuate nell’inventario e nella relazione di stima del CTU;
- i marchi;
- i metodi e processi di produzione, il know how, i software, le autorizzazioni, certificazioni, i nulla osta e le licenze amministrative e sanitarie vigenti per lo svolgimento dell’attività dell’azienda;
- il nome, la ditta e l’insegna che caratterizzano l’azienda, il nome di dominio dell’azienda e qualsiasi altro nome di dominio relativo all’azienda;
- la lista dei clienti e dei contratti commerciali in essere ed i listini di produzione;
- i rapporti contrattuali di lavoro dipendente relativi ai dipendenti addetti all’azienda che, al giorno della pubblicazione del bando, sono complessivamente 61 di cui cinque impiegati e 56 operai. I predetti rapporti di lavoro sono regolati, oltre che dai contratti individuali, dal CCNL alimentari industrie. Vi sono inoltre due lavoratori somministrati regolamentati con contratto panificatori;
- i rapporti giuridici relativi all’azienda compreso il contratto di locazione con il proprietario dello stabilimento di via Don Facibeni n. 60, Prato, ove si trova il sito produttivo in cui viene esercitata l’attività. Lo stabilimento industriale risulta composto da due capannoni oltre uffici, appartamenti e aree pertinenziali e servizi, per una superficie coperta di complessivi mq 6.900 circa e area scoperta di mq 6.000 circa;
- in deroga alla previsione del mancato trasferimento dei debiti, per obbligo di legge rientrano fra le passività oggetto di cessione i debiti di lavoro dipendente di pertinenza della procedura nei confronti dei lavoratori. L’ammontare effettivo delle passività oggetto di trasferimento al cessionario verrà determinato con riferimento alla data di stipula del contratto di compravendita dell’azienda.
Sono espressamente esclusi dal contratto di cessione d’azienda i crediti, i debiti, la liquidità e le merci e ogni altro rapporto giuridico non inerente l’esercizio dell’azienda.
OBBLIGAZIONI E CONDIZIONI ACCESSORIE ALLA VENDITA
I partecipanti alla vendita competitiva dovranno previamente esperire la procedura sindacale ex art. 47 L. 428/1990 richiamato dall’art. 191 CCII e allegare gli esiti della stessa alla domanda di partecipazione. L’esperimento della procedura sindacale costituisce elemento e condizione essenziale per essere ammessi alla vendita.
In caso di mancato accordo sindacale tutti i rapporti di lavoro dipendente continueranno con l’aggiudicatario ex art. 2112 c.c. ed i lavoratori conserveranno i diritti che ne derivano. Ciò tuttavia non esonera gli offerenti dall’obbligo di attivare la procedura di cui al precedente comma.
L’esame delle offerte di acquisto e l’eventuale gara tra gli offerenti avverranno, per il sollecito svolgimento della procedura, a cura del curatore presso lo studio in viale della Repubblica n. 36, Prato, il 12 maggio 2023 alle 10:30. Il curatore procederà dinanzi agli intervenuti all’esame delle offerte d’acquisto e allo svolgimento dell’eventuale gara, con l’apertura delle buste per constatare la validità delle offerte.
In favore dell’aggiudicatario è previsto un contributo alla reindustrializzazione conseguente agli accordi stipulati tra la procedura, la Regione Toscana ed il precedente conduttore dell’azienda. Tale contributo, dovuto dal precedente conduttore e versato alla procedura, sarà erogato all’acquirente direttamente dalla procedura una volta incassato. La sua misura dipende da alcuni parametri ma avrà il valore minimo di 100.000 euro se il precedente conduttore proseguirà la produzione per il periodo di 60 giorni di preavviso previsto dal contratto per consentirgli lo smaltimento delle giacenze di magazzino accumulate per rispettare gli ordini della clientela.