Domani, in occasione della Giornata mondiale della Terra, Sole365 e Ogyre, la prima piattaforma globale per il recupero dei rifiuti nel mare, avviano nel porto di Salerno di una partnership a beneficio dell’ambiente. Ogyre raccoglie in media 18 tonnellate di rifiuti al mese attraverso il suo network di 55 pescherecci diffuso in tre continenti, e una parte di essi viene inserita nel circuito del riciclo. La startup conta già tre porti attivi in Italia (Cesenatico, Santa Margherita Ligure, Marina di Ravenna) e altri in Brasile e in Indonesia. Il suo obiettivo è raccogliere 350.000 kg di rifiuti nel 2023 e un milione di kg nel 2024 grazie a progetti che coinvolgano aziende e singoli individui.
In questo percorso si inserisce l’azione dell’insegna campana che, lavorando ad un progetto comune, ha permesso al team di Ogyre di aprire un nuovo porto in Italia, a Salerno, che è anche il primo punto di raccolta e smaltimento in Campania e nel Sud Italia. La pulizia del mare di Ogyre arriva così in una delle costiere più amate nel mondo.
TUTELARE L’AMBIENTE E AIUTARE I PESCATORI
Il team di Ogyre sale sui pescherecci per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e supportare le comunità locali di pescatori che già si impegnano tutti i giorni nella raccolta dei rifiuti marini; ogni kg di rifiuto marino raccolto è misurabile, tracciato e smaltito secondo le leggi del luogo.
“Un progetto impegnativo e importante e una partnership in cui crediamo molto; sicuramente il primo passo di un lungo percorso comune per rinnovare ogni giorno l’amore che noi di Sole365 proviamo per la nostra terra. Siamo chiamati in modo sempre più urgente a proteggere il pianeta con azioni concrete, per il bene comune e per fare sì che il benessere delle persone possa convivere con il benessere dell’ambiente”, afferma Michele Apuzzo, Ad AP Commerciale, proprietaria del brand Sole365.
“Sole365 è un partner fondamentale, e il nuovo coinvolgimento della comunità locale di pescatori nel porto di Salerno è un passo importante per la nostra piattaforma”, commentano Antonio Augeri e Andrea Faldella, co-founder Ogyre. “Il Mediterraneo è, purtroppo, uno dei mari più contaminati dalla presenza di rifiuti plastici, per cui è indispensabile collaborare con più realtà possibili per la corretta gestione dei cosiddetti marine litter. Per questo siamo felici di poter collaborare con una comunità così attiva e attenta come quella dei pescatori campani”.