Il 22 aprile si torna a celebrare la Giornata Mondiale della Terra, un’importante ricorrenza nata dalla proposta dell’attivista per la pace John McConnell durante la conferenza Unesco del 1969. Per l’occasione, Babaco Market invita a riflettere su come la biodiversità e la stagionalità dei prodotti contribuisca alla tutela ambientale.
L’AGENDA 2030
Dall’ultimo rapporto “Living Planet Report 2022” pubblicato da Wwf e Zoological Society of London, emerge che “La perdita dell’80% della ricchezza e della diversità di vita sul Pianeta è imputabile a quello che mangiamo, così come un terzo delle emissioni di anidride carbonica e il 70% dei prelievi di acqua dolce”. Inoltre, la riduzione della perdita e dello spreco di alimenti è considerata tra gli obiettivi fondamentali per l’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile.
Le scelte di produzione agricola, trasformazione alimentare, trasporto, acquisto, gestione e consumo del cibo sono, infatti, fra le principali cause dell’allarmante perdita di biodiversità e incidono sul cambiamento climatico. Confrontando i sistemi di coltivazione emerge che in filiere corte e regionali gli sprechi prodotti sono minori rispetto a quelli dei sistemi convenzionali. Metodi agroecologici e minori sprechi implicano un aumento di biodiversità naturale, un minore impatto sui cambiamenti climatici e ambientali è infine associato alle filiere corte che, nel medio termine, assicurano una produzione simile o maggiore rispetto ai metodi di coltivazione intensivi poiché riescono a rigenerare la fertilità delle risorse.
L’IMPEGNO DEI BABACO MARKET
Azioni consapevoli che sono al centro della strategia della startup milanese, nata nel maggio 2020 proprio con l’obiettivo ultimo di combattere lo spreco alimentare a tutela della sostenibilità e dell’ambiente, riconoscendo un prezzo equo ai produttori in tutta Italia e aiutandoli a dare il giusto valore a quei prodotti agricoli che oggi faticano a trovare sbocco commerciale, seppur buonissimi, a causa di difformità estetiche, sovrapproduzioni o perché colture territoriali di nicchia poco conosciute al grande mercato anche se d’eccellenza (tra cui presidi slow food, prodotti Igp e Pat).
LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ
Dal 2020 ad oggi Babaco Market ha contribuito a salvare oltre 1.000 tonnellate prodotti unici da coltivazioni attive in tutta Italia – dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia – tra le quali, si possono menzionare il Mandarino Tardivo di Ciaculli, il Broccolo di Torbole o “Foglia di vento”, presidio Slow Food, il Kiwi rosso, il Broccolo Fiolaro, il Satsuma, un agrume originario del Giappone, oggi coltivato in Calabria, il Broccolo di Custoza, presidio Slow Food, il Porro di Cervere, le Carote di Polignano, le Ciliegie di Vignola.