Il Consorzio del Prosciutto di Parma compie 60 anni

Attualmente le aziende produttrici sono 134 ed esportano in un centinaio di paesi esteri
Il Consorzio del Prosciutto di Parma compie 60 anni

Erano le 4 di pomeriggio di giovedì 18 aprile 1963, quando, presso la Camera di Commercio di Parma, 23 produttori costituirono su base privata e volontaria il Consorzio del Prosciutto di Parma e ne approvarono il relativo statuto, accomunati dalla convinzione che lavorando insieme avrebbero potuto salvaguardare e valorizzare il loro prodotto tipico in modo più efficace.

L’orgoglio per un’eccellenza frutto di un saper fare tramandato di generazione in generazione, e del legame inscindibile con un piccolo territorio nella provincia di Parma, li aveva convinti della necessità di difendere e custodire il metodo tradizionale di lavorazione del prodotto, individuando nella corona ducale impressa a fuoco sulla cotenna una garanzia di autenticità.

LE TAPPE DELLA SUA STORIA

Il Prosciutto di Parma, le cui radici sono ben ancorate alla storia gastronomica del nostro Paese, iniziava in quel momento un percorso scandito da alcune tappe significative:

  • nel 1970 l’emanazione della legge contenente le “Norme relative alla tutela della denominazione di origine del Prosciutto di Parma”, che dava ai produttori gli strumenti per contrastare frodi e concorrenza sleale (emendata nel 1990 con una versione aggiornata);
  • nel 1978 l’incarico pubblico attribuito al Consorzio dai Ministeri competenti di vigilare sull’osservanza delle normative di tutela;
  • il 12 giugno 1996 la registrazione da parte dell’Unione Europea della Denominazione di origine protetta (Dop) “Prosciutto di Parma”, che si pone come finalità la protezione comunitaria del prodotto, elemento imprescindibile nel contesto dell’ampliamento costante dei mercati esteri di destinazione.

I NUMERI ODIERNI

Attualmente le aziende sono 134, mentre sono un centinaio i paesi esteri in cui il Prosciutto di Parma viene esportato.

A distanza di sessant’anni, l’operazione compiuta da quel gruppo di 23 produttori di Prosciutto di Parma non perde il carattere eccezionale e innovativo che l’aveva segnata sin dall’inizio. Al contrario, in un contesto inevitabilmente mutato la scelta lungimirante di unire le forze per difendere e promuovere l’unicità del prodotto si conferma di costante attualità, e ci consegna la responsabilità di tutelare il futuro delle generazioni che raccoglieranno il nostro testimone”, commenta Alessandro Utini, Presidente del Consorzio.

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