Nei primi quattro mesi di quest’anno, il largo consumo in Italia continua a subire gli effetti dell’inflazione con consumi che calano a volume del -3,9% mentre aumentano a valore del +10,5 per cento. È partita da qui l’analisi di NIQ in occasione dell’apertura della 38esima edizione de Linkontro (da oggi al 21 maggio, al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, Cagliari).
L’appuntamento quest’anno ospita circa 600 manager in rappresentanza di oltre 200 aziende, e ruota intorno al tema “Alla radice del tempo che viene: le responsabilità di oggi per un domani migliore”, tra analisi dei mercati emergenti e rivoluzioni nella supply chain. Ancora una volta, l’obiettivo della kermesse che mette in contatto distribuzione moderna e industria di marca è soprattutto quello di delineare i prossimi scenari di mercato.
LO STATO DEL LARGO CONSUMO IN ITALIA
Nonostante la contrazione degli ultimi mesi, se si allarga lo sguardo al contesto di lungo periodo (2017-2022) si nota come in realtà i volumi di vendita abbiano registrato una crescita del +8 per cento. Con un indice di inflazione pari al 14,4% le vendite di prodotti nella Gdo da gennaio ad aprile di quest’anno registrano un trend positivo del +9,9%, con una variazione reale dei prezzi del -0,4% nel mix del carrello della spesa (riferito ad aprile).
Nell’attuale scenario delineato da NIQ, le famiglie italiane prediligono più visite ai negozi con carrelli più leggeri: sia per acquistare solo l’indispensabile, sia per ridurre gli sprechi. I consumatori italiani hanno infatti aumentato la frequenza di acquisto del +3,7%, riducendo del -7,4% il numero di prodotti nel carrello. Dinamica, questa, ancora più marcata in Spagna, Gran Bretagna, Francia e Germania. Le famiglie italiane non rinunciano, comunque, ai consumi fuori casa: da gennaio ad aprile 2023 il comparto Horeca ha infatti registrato un +15,8 per cento.
I NUMERI DELLA FILIERA
Con un giro d’affari stimato di oltre 90 miliardi di euro, ben 20.000 aziende attive nel panorama produttivo e 330.000 lavoratori nei punti vendita in tutta Italia, il largo consumo registra ogni anno quattro miliardi di visite ai negozi con circa 400.000 prodotti acquistati. Nella Gdo si contano quasi 400 insegne, per oltre 200 centri decisionali, in larga parte con capitale italiano e migliaia di piccoli imprenditori proprietari dei negozi presenti in tutti i principali comuni. La ricerca di innovazione del comparto è continua, come dimostrano i circa 30.000 nuovi prodotti proposti ogni anno sugli scaffali.
ANALISI E PROSPETTIVE
Romolo De Camillis, Direttore retail NIQ Italia, afferma: “Ad oggi la prospettiva economica è migliore rispetto ad un anno fa quando l’impennata inarrestabile dell’inflazione ha scosso molte famiglie italiane. Tuttavia, secondo le nostre previsioni i prezzi si raffredderanno nel corso dell’anno ma non torneranno agli standard precedenti. Una particolarità emersa dai dati raccolti da NIQ: gli italiani compiono scelte virtuose per ciò che concerne i prodotti di largo consumo, prediligendo la qualità con qualche rinuncia in termini di quantità”.
L’Ad NIQ Italia, Luca De Nard, aggiunge: “In futuro nel largo consumo emergeranno alcune tematiche fondamentali, come la necessità di ridefinire i prezzi dei prodotti oltre che degli assortimenti, in base alle esigenze dei consumatori. Sarà anche necessario implementare nuovi modelli di supply chain a supporto della filiera, prestare attenzione ai mercati emergenti e rimodulare l’offerta di prodotti per la fascia over-60”.