Banco Alimentare, in 20 anni recuperati 203 milioni di pasti

I risultati del programma Siticibo, nato per raccogliere eccedenze dalla ristorazione e dai punti vendita della Gdo
Banco Alimentare, in 20 anni recuperati 203 milioni di pasti

Raccogliere e distribuire gratuitamente cibo fresco e cucinato non è questione semplice. Banco Alimentare lo fa da 20 anni attraverso una complessa e puntuale rete logistica”. Ad affermarlo è Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare. “Oggi raccogliamo da 1.900 punti vendita localizzati in circa 900 comuni in Italia e da numerose realtà della ristorazione. Vogliamo guardare tutti insieme alle nuove opportunità di sviluppo e alle sinergie da mettere in campo per migliorare costantemente l’accesso al cibo a sempre più persone in difficoltà, riducendo lo spreco”.

IL PROGRAMMA SITICIBO

Siticibo, programma di Banco Alimentare, è la prima applicazione della legge del 2003, cosiddetta “del Buon Samaritano”, fortemente richiesta dall’associazione quale soluzione giuridica a un’impellenza etico-sociale che fino ad allora non si era potuta affrontare: l’elevato spreco di alimenti nelle mense scolastiche e nella ristorazione collettiva, che contrastava con l’allungarsi delle file fuori dalle mense per poveri.

Dal 2005 è stato avviato anche il recupero dal canale Gdo, ovvero dai supermercati da cui vengono ritirate le eccedenze alimentari secche, fresche, cotte e surgelate che non possono più essere commercializzate, ma che essendo ancora edibili possono essere donate. Condizione necessaria per l’operatività è la stipula di accordi tra i diversi soggetti coinvolti: la ristorazione, la Gdo, i singoli Banchi Alimentari che operano sul territorio nazionale, e organizzazioni partner destinatarie finali del cibo raccolto.

Un’ulteriore opportunità di sviluppo è stata l’entrata in vigore, nel 2016, della cosiddetta legge Gadda che ha dato un forte impulso al programma Siticibo. Dall’entrata in vigore, si è potuto rilevare un aumento delle tipologie di alimenti recuperati, soprattutto di prodotti freschi e molto deperibili, da nuove fonti come congressi, eventi, sequestri e confische di pesce, fino all’avvio dell’attività di recupero dalle navi da crociera.

I RISULTATI DI 20 ANNI DI ATTIVITÀ

In 20 anni sono stati raccolti oltre 13 milioni di pasti dalla ristorazione e sono state recuperate 95.000 tonnellate di alimenti, equivalenti a 190 milioni di pasti dai punti vendita della Gdo. Solo nel 2022 Siticibo ha permesso di recuperare 16.419 tonnellate di cibo, per un totale di 32.837.544 pasti. La raccolta attraverso Siticibo permette una maggior diversificazione del prodotto disponibile rispetto al prodotto secco tradizionale, e Banco Alimentare è impegnato affinché si possano ampliare le referenze oggetto di donazione, per offrire un paniere sempre più vario e ridurre ancora di più lo spreco.

Banco Alimentare

L’importanza di realizzare azioni di sistema sempre più efficaci nella lotta allo spreco alimentare è sottolineata anche da Federdistribuzione e Angem (associazione della ristorazione collettiva). “Siamo felici di partecipare al ventennale del programma Siticibo di Fondazione Banco Alimentare Onlus, con cui affrontiamo insieme da tanti anni la sfida della lotta allo spreco alimentare – dichiara Carlo Alberto Buttarelli, Presidente Federdistribuzione –. Un tema cruciale, che è diventato ancora più importante in questo periodo di forte incertezza economica e che è da tempo al centro del percorso di sostenibilità delle aziende associate a Federdistribuzione. Come fotografa il recente report di sostenibilità di settore della distribuzione moderna 2023, tutte le imprese distributive del comparto food sono attive nella donazione o redistribuzione di eccedenze alimentari, collaborando a livello locale con associazioni caritatevoli e, per il 92%, con Banco Alimentare. Tre aziende su quattro applicano sconti speciali sui prodotti alimentari prossimi alla scadenza, e una su tre mette in campo delle azioni per sensibilizzare i più giovani sui temi legati allo spreco alimentare”.

PROGETTI E PROSPETTIVE PER IL FUTURO

I margini per lo sviluppo ulteriore di Siticibo in tutta Italia sono ancora ampi. Banco Alimentare ha un obiettivo di aumento nel prossimo triennio del numero dei punti vendita Gdo coinvolti (+24%) con una conseguente crescita degli alimenti recuperati (+20%). Per il canale della ristorazione si punta al consolidamento e alla stabilizzazione dell’attività attuale, che purtroppo risente ancora degli effetti negativi legati al periodo pandemico.

Banco Alimentare

I 20 anni di Siticibo sono l’occasione per riflettere su come si sia arricchita la nostra esperienza, e come sia cambiata la nostra modalità di operare nel recupero di cibo intercettando nuove opportunità di approvvigionamento – afferma Giovanni Bruno –. Per questo abbiamo avviato un progetto per sostenere, anche economicamente, lo sviluppo di Siticibo a cura dei 21 Banchi Alimentari in tutta Italia. Si sta inoltre realizzando un percorso di transizione digitale per migliorare l’applicazione web Bring The Food, che semplifica gli aspetti amministrativi e logistici relativi ai recuperi Siticibo. Infine, poiché la capillarità dell’intervento avviene grazie al coinvolgimento operativo delle strutture caritative, anch’esse saranno destinatarie di supporto con formazione, attrezzature e materiali per il recupero e la distribuzione del cibo”.

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