Gragnano, simbolo della tradizione pastaia italiana nel mondo, farà come sempre da cornice alla 21a edizione della “Gragnano Città della Pasta”. L’appuntamento annuale ha l’obiettivo di promuovere la tradizione e la cultura centenaria della città e, soprattutto, di valorizzare il suo prodotto identitario: la pasta, vero motore trainante dell’economia del luogo.
UN CALENDARIO RICCO DI INIZIATIVE
Organizzata dal Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano Igp in collaborazione con il Comune di Gragnano e la Regione Campania, la manifestazione vedrà un calendario ricco di workshop, convegni, momenti di intrattenimento e show cooking, che contamineranno l’intera cittadina, per celebrare la tipicità in tutte le sue declinazioni e forme. Tra gli appuntamenti in calendario spicca il Premio Culturale “Gragnano Città della Pasta”, che sarà conferito a un personaggio che condivide i valori fondanti in cui si riconoscono i pastifici e che esprimono l’identità di Gragnano.
CUSTODI DI UNA LUNGA TRADIZIONE
Nato nel 2003 dall’unione delle storiche aziende produttrici di pasta nel Comune campano, il Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano Igp è oggi il custode della lunga tradizione che ha fatto conoscere in tutto il mondo la “Città della Pasta”. Grazie al Consorzio, presieduto da Massimo Menna, nel 2013 la Pasta di Gragnano ha ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta, particolarmente significativo perché costituisce il primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia e in Europa. L’Igp garantisce la provenienza e la qualità del prodotto e, nel caso della pasta di Gragnano, testimonia una tradizione secolare.
Il Consorzio ha raggiunto una nuova tappa il 18 gennaio 2019 con il riconoscimento ufficiale anche della funzione della Tutela, ai sensi dell’art. 14 della legge 526/1999, fornendo così un ulteriore strumento nell’azione di controllo sul rispetto del severo disciplinare che norma ogni aspetto produttivo della Pasta di Gragnano Igp. Oggi il Consorzio è impegnato nella valorizzazione, nella promozione e nella tutela di un prodotto che è emblema non soltanto dell’italian food, ma anche dello stile di vita sostenibile, sano e naturale che lo caratterizza. La produzione certificata nel 2022 si è attestata a 100.000 tonnellate (+8% rispetto al 2021) con un fatturato al consumo pari a 300 milioni di euro e un’incidenza di export di oltre 50 per cento.