Granarolo e Conapi–Mielizia hanno avviato un progetto comune basato sulla realizzazione di un disciplinare di azioni strutturali per favorire la salute di api e impollinatori negli allevamenti, in collaborazione con i soci-allevatori della cooperativa Granlatte.
“Siamo davvero contenti per questo progetto di collaborazione insieme a Conapi – afferma Gianpiero Calzolari, Presidente Granarolo – che è perfettamente in linea con il nostro impegno nel nome della sostenibilità e di buone pratiche per rispettare la biodiversità nelle stalle dei nostri soci-allevatori e per ridurre il nostro impatto ambientale”.
Si tratta di un progetto unico e distintivo tra la più grande cooperativa d’Italia di produttori di latte e la più grande cooperativa di apicoltori d’Europa, che ha come obiettivo quello di collocare arnie in stalle di soci-allevatori, anche in ottica di tutela e monitoraggio del territorio.
Giorgio Baracani, Presidente Conapi, dichiara: “Da sempre noi di Conapi-Mielizia guardiamo alla biodiversità e alla salvaguardia di api e impollinatori come a un insieme di valori da diffondere. Per perseguire questo obiettivo, è fondamentale agire insieme, creando importanti sinergie come quella che ha preso vita con Granarolo e Granlatte”.
IL PROGETTO
Nello specifico, il progetto è strutturato in due fasi. Al primo stadio possono aderire potenzialmente tutte le stalle, avviando le seguenti azioni:
- lasciare fasce di rispetto coltivate con piante nettarifere attorno ai campi di foraggio;
- prevedere limitate aree nei pascoli dove non sia effettuato lo sfalcio precoce, lasciando andare a fioritura per nutrire api e impollinatori e sfalciando solo poco prima della comparsa dei semi;
- installare o impegnarsi a mantenere siepi di confine con essenze nettarifere. In alternativa, per chi non ne abbia la possibilità, implementare gli spazi verdi con diffusione di essenze nettarifere;
- evitare o limitare l’utilizzo di principi attivi dannosi per api e impollinatori.
Al secondo stadio Conapi individuerà alcune stalle dove verranno installati gli alveari. In questi allevamenti le azioni prevedono:
- controllo da parte degli apicoltori degli alveari, due dei quali destinati a essere controllati periodicamente per testare la salute delle famiglie;
- realizzazione di prelievi periodici di api vive e morte e di matrice alveare, per valutare la qualità dell’ambiente.
Attualmente sono 50 le stalle di soci-allevatori Granlatte che hanno aderito al disciplinare, in sette regioni italiane. All’inizio, le arnie verranno collocate da parte di Conapi in 17 di queste stalle – otto in Emilia-Romagna, cinque in Lombardia, tre in Puglia e una in Basilicata – per un totale di 1.621 ettolitri di latte raccolto al giorno (standard, alta qualità e biologico). Le altre stalle seguiranno nei prossimi mesi. Gli alveari già installati sono 305, e quelli in collocazione a breve 66 per un totale di 371 e di circa 18.550.000 api.
COLLABORAZIONE E STANDARD DI SOSTENIBILITÀ
Le recenti alluvioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna hanno rallentato il progetto, ma ne hanno anche evidenziato l’importanza: diversi sono infatti gli allevatori e apicoltori che hanno subito forti danni e perdite. La volontà e l’impegno comune di Granarolo e Conapi-Mielizia è quello di proseguire il percorso insieme, consapevoli che la cura e la tutela dei territori debba passare dal bio-monitoraggio di api, vere e proprie sentinelle ambientali.
Nel contesto del progetto di collaborazione, Granarolo è anche la prima azienda che aderisce ad ‘Approved By Conapi Bees’, lo standard di sostenibilità per imprese a misura di api. È il primo protocollo volontario ambientale redatto da Conapi insieme all’ente d’ispezione e certificazione Ccpb, nato per siglare la sinergia tra aziende virtuose e agenti impollinatori uniti per la diffusione e la tutela della biodiversità.
‘Approved By Conapi Bees’ è l’unico marchio che valida la virtuosità di buone pratiche a livello aziendale e attesta che le imprese hanno intrapreso un percorso di consapevolezza verso l’ambiente, la biodiversità, le persone e le comunità attraverso il monitoraggio e la misurazione dei comportamenti etici verso l’ecosistema, le api e gli impollinatori.