Nell’ambito del disegno di legge che vieta la commercializzazione in Italia di alimenti sintetici, la Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato ha approvato ieri un emendamento che vieta l’uso di denominazioni tipiche della carne per definire prodotti contenenti invece solo ingredienti vegetali.
“Accogliamo con favore questa importante decisione – ha affermato il Presidente Assocarni Serafino Cremonini (nella foto) –. Si tratta di un passo decisivo per la tutela dell’intero comparto zootecnico, in quanto la commercializzazione di prodotti a base vegetale, che utilizzano denominazioni usuali e descrittive riferite alla carne, può chiaramente indurre i consumatori italiani a pensare, erroneamente, che queste imitazioni siano sostituti uguali alla carne. La questione non è impedire il consumo dei surrogati vegetali della carne, ma semplicemente chiamare i prodotti con il loro nome. È evidente che questi prodotti non hanno affatto lo stesso valore nutrizionale rispetto alla carne naturale. Anche se i consumatori sanno che in un ‘hamburger vegano’ non c’è carne – conclude Cremonini – potrebbero essere indotti a credere che si tratti di un prodotto con equivalente valore nutrizionale, mentre sono cibi vegetali ultra trasformati con l’aggiunta di additivi chimici per alterarne sapore e consistenza”.