Siamo a luglio, nel mese in cui inizia la raccolta del pomodoro destinato alla trasformazione, ma industria e parte agricola non hanno ancora trovato l’accordo sul prezzo per quello coltivato nel Bacino Centro-Sud. Gli agricoltori hanno chiesto 160 euro/t per il pomodoro tondo e 170 euro/t per il pomodoro lungo, mentre la parte industriale ha proposto rispettivamente 150 euro/t e 160 euro/t, superando gli incrementi proposti a marzo e in virtù dell’accordo firmato nel Bacino Nord lo scorso maggio (150 euro/t). In assenza di un’intesa, resta tempo fino al 25 luglio per la firma, il deposito e registrazione dei contratti tra Op e industrie di trasformazione.
ANICAV: DA PARTE NOSTRA LA STESSA DISPONIBILITÀ DI SEMPRE
Riguardo il mancato accordo, Giovanni De Angelis, Direttore Generale Anicav, dichiara: “Da parte nostra c’è stata come sempre grande disponibilità, ma evidentemente non è bastato. Per forza di cose faremo riferimento ai contratti già chiusi e all’accordo da noi sottoscritto con la parte agricola nel bacino del Nord. Rimane la delusione per aver sprecato un’altra occasione e per non essere riusciti a garantire la coesione necessaria a salvaguardare una filiera da primato come è quella del pomodoro da industria. Ora dobbiamo concentrarci sull’ imminente campagna, che dovrà fare i conti con l’incognita del clima che potrebbe influenzare le rese”.