Ucraina, la Russia non rinnova l’accordo sul grano

A rischio l’export di cereali e semi oleosi da entrambi i paesi in guerra. E c’è chi teme tensioni sui prezzi delle commodities a livello globale

La Russia non ha rinnovato la sua adesione all’Iniziativa per il Mar Nero e al Memorandum d’intesa sulla facilitazione delle esportazioni di prodotti alimentari e fertilizzanti russi, scaduti il 17 luglio, dopo l’ultimo rinnovo di maggio 2023. L’accordo comprendeva in primo luogo la possibilità di esportare, nonostante il conflitto in corso, il grano ucraino attraverso corridoi sicuri Mar Nero. L’accordo ha permesso l’esportazione di oltre 32 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi prodotti in Ucraina nell’ultimo anno, offrendo un’ancora di salvezza agli agricoltori ucraini e ai paesi a rischio insicurezza alimentare nel Sud del mondo.

Condanno fermamente la mossa cinica della Russia di porre fine all’iniziativa per i cereali del Mar Nero, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite e della Turchia – ha dichiarato la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen –. L’Ue sta lavorando per garantire la sicurezza alimentare per le persone vulnerabili in tutto il mondo. I corridoi di solidarietà continueranno a portare i prodotti agroalimentari dall’Ucraina nei mercati globali”.

IL MANCATO ACCORDO

Nonostante l’appello del Segretario Generale dell’Onu, che negli scorsi giorni aveva inviato una lettera al Presidente della Federazione Russa delineando una proposta per rinnovare Memorandum d’intesa e soddisfare la richiesta del Cremlino di riammettere la banca agricola statale russa nel sistema di pagamenti Swift, l’iniziativa del Mar Nero sembra essere così giunta alla sua conclusione. Secondo Mosca, infatti, le condizioni richieste dalla Russia non sono state soddisfatte.

Mi rammarico profondamente per la decisione della Federazione Russa di porre fine all’attuazione dell’Iniziativa per il Mar Nero, compreso il ritiro delle garanzie di sicurezza russe per la navigazione nella parte nord-occidentale del Mar Nero – ha affermato il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres –. In un momento in cui la produzione e la disponibilità di cibo sono sconvolte da conflitti, cambiamenti climatici, prezzi dell’energia e altro ancora, questi accordi hanno contribuito a ridurre i prezzi dei prodotti alimentari di oltre il 23% dal marzo dello scorso anno”. Con la decisione di porre fine all’Iniziativa per il Mar Nero, la Federazione Russa ha infatti cessato anche il suo impegno a “facilitare l’esportazione senza ostacoli di cibo, olio di girasole e fertilizzanti dai porti del Mar Nero controllati dall’Ucraina”.

Guterres si è detto “Profondamente deluso dal fatto che le mie proposte siano rimaste inascoltate. La decisione della Federazione Russa assesterà un duro colpo alle persone bisognose di tutto il mondo, ma non fermerà i nostri sforzi per facilitare l’accesso senza ostacoli ai mercati globali di prodotti alimentari e fertilizzanti sia dall’Ucraina sia dalla Federazione Russa. Desidero in particolare riconoscere gli sforzi del governo turco in questo senso. Guardando al futuro, il nostro obiettivo deve continuare a essere quello di promuovere la sicurezza alimentare globale e la stabilità globale dei prezzi alimentari”.

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