Le industrie alimentari del comparto surgelati chiedono “con forza al governo di rivedere la propria posizione ed evitare esclusioni che non rappresentano certo una strada giusta nell’educazione a una sana e corretta alimentazione e nella valorizzazione dei prodotti made in Italy”. A parlare è Giancarlo Foschi, Presidente Unione Italiana Food – Prodotti Surgelati cui fa capo IIAS, che in un’intervista al Sole 24 Ore commenta la decisione del governo di escludere i prodotti surgelati da quelli acquistabili con la social card “Dedicata a te”.
I punti di forza dei prodotti del comparto, sempre secondo Foschi, sono numerosi:
- Sono entrati nelle nostre abitudini alimentari: più del 95% delle famiglie italiane porta in tavola surgelati, e ognuna ne consuma in media quasi 23 chili all’anno;
- Sono anti-spreco: gli alimenti surgelati hanno una lunga data di conservazione, sono commercializzati porzionati e consentono quindi il controllo delle quantità da consumare e la piena corrispondenza fra quanto si acquista e quanto si consuma;
- Sono convenienti: poiché sono già pronti all’uso, i prodotti surgelati non necessitano di ulteriori fasi di lavorazione che produrrebbero, fra l’altro, degli scarti. Il consumatore risparmia tempo e denaro;
- Sono buoni e salutari: i surgelati mantengono inalterate nel tempo le qualità organolettiche e nutrizionali del prodotto fresco, e pertanto secondo IIAS e industrie del comparto non hanno nulla da invidiare ai beni di prima necessità acquistabili con la social card Dedicata a te;
- Sostengono la filiera agroalimentare nazionale: le aziende del settore operanti in Italia producono in prevalenza in Italia e utilizzano, per quanto possibile, materie prime italiane. Inoltre, la grande maggioranza lavora in un sistema di filiera, con un controllo totale del processo, dalla raccolta delle materie prime alla tavola. Ciò, oltre a garantire il consumatore, offre possibilità di reddito e sviluppo a una delle colonne portanti dell’economia italiana.