Dopo Singapore e Stati Uniti, con Israele sempre nel limbo, potrebbero essere europei i prossimi paesi a dare il via libera alla carne coltivata. Le ultime settimane infatti, hanno visto Aleph Farms, startup cell-based israeliana, ha presentato ben due dossier per il via libera alla commercializzazione, in Svizzera e Regno Unito.
“I sistemi alimentari riguardano tutti e sarà necessario uno sforzo coordinato tra regolatori, innovatori e operatori storici per garantire la sicurezza alimentare in modo da aiutare l’umanità a vivere entro i suoi confini planetari – ha affermato Didier Toubia, cofondatore Ceo Aleph Farms –. In Aleph Farms, consideriamo attentamente le partnership che riflettono i nostri valori fondamentali e i nostri impegni di sostenibilità. Insieme a Migros stiamo affermando che la cellula bovina è la terza categoria di prodotti alimentari ricavati dal bestiame, accanto alla carne bovina e al latte. Non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con l’Ufficio federale svizzero per la sicurezza alimentare e la veterinaria per consentire l’accesso sia a una nutrizione di alta qualità che a un’innovazione in grado di cambiare il mondo”.
TRA PARTNERSHIP E GEN Z
Risiede appunto nella capacità di sviluppare partnership efficienti e di lungo termine il segreto per avere successo in un’industria decisamente capital intensive. È quanto riporta il portale FoodDive, che in un lungo articolo menziona anche un sondaggio condotto dalla piattaforma di analisi dei consumatori Veylinx nel 2022, il quale ha rilevato che la Gen Z potrebbe essere più propensa a provare la carne coltivata. Il sondaggio ha rilevato che l’87% dei consumatori della Gen Z è interessato a provare carni alternative, comprese quelle vegetali e coltivate.