1,9 miliardi di dollari: tanto è il valore del mega deal in fase di discussione nel retail a stelle e strisce. Deal che vede da un lato due big come Kroger e Albertson, fusi nel 2022, e dall’altro C&S Wholesale Grocers. L’operazione prevede la cessione di 417 punti vendita, otto centri di distribuzione, in 17 stati e Washington Dc, oltre a tre insegne, due uffici e cinque private label. L’operazione si è resa necessaria per ragioni di libera concorrenza in funzione proprio della fusione delle due aziende avvenuta proprio un anno fa.
LE PROIEZIONI
Il numero di cessioni delineate nell’accordo è superiore alle proiezioni iniziali effettuate da Kroger e Albertsons, che includevano tra 100 e 375 sedi. E quel numero potrebbe salire ancora di più, infatti, oltre ai 413 negozi indicati nell’annuncio, l’accordo lascia anche spazio a C&S per l’acquisto di un massimo di altri 237 negozi al fine di soddisfare le autorità di regolamentazione.“Se alla transazione verranno aggiunti altri negozi, C&S pagherà a Kroger un ulteriore corrispettivo in contanti in base a una formula concordata”, si legge nell’annuncio.
C&S, che è in attività da oltre un secolo, attualmente gestisce negozi aziendali e servizi in franchising indipendenti sotto l’insegna Piggly Wiggly e gestisce anche 11 negozi Grand Union a New York e nel Vermont. In totale, secondo l’annuncio di venerdì, la società ha attualmente più di 160 punti vendita.
I PIANI DI CRESCITA
Eric Winn, Chief Operating Officer e Ceo entrante C&S, ha affermato che l’ulteriore espansione nel mercato al dettaglio è una componente chiave del piano di crescita a lungo termine dell’azienda. “Questo [accordo] migliorerà ulteriormente la capacità di C&S di servire i propri clienti, poiché ci troveremo in una posizione unica di fornitore e rivenditore leader all’ingrosso, che contribuirà a far crescere la loro attività, continuando a renere orgogliosamente felice la nostra base clienti”.