Nasce il bosco Clai, un agro-parco didattico per Imola

L’intervento di riforestazione permanente a Sasso Morelli coinvolge 62.000 metri quadrati dove sono stati messi a dimora 3.140 tra piante, alberi e arbusti
Nasce il bosco Clai, un agro-parco didattico per Imola

Un grande polmone verde regalerà nuovo ossigeno, benessere e momenti di formazione, sport e cultura all’intero territorio di Imola. Grazie a Clai, cooperativa agroalimentare che opera a livello nazionale e internazionale nel comparto salumi e delle carni fresche suine e bovine, che ha deciso di avviare un intervento di riforestazione che si estenderà su 62.000 metri quadrati, dove sono stati messi a dimora 3.140 piante, alberi e arbusti autoctoni.

Il progetto di rimboschimento permanente sorgerà nella frazione rurale di Sasso Morelli e rappresenterà, insieme alla settecentesca Villa La Babina, centro direzionale della cooperativa, e al suo storico parco, la porta d’ingresso dell’intero sistema aziendale.

Una nuova tappa di un percorso di crescita continua e in piena sostenibilità – spiega il Presidente Clai Giovanni Bettini –. Imola potrà godere di altri 62.000 metri quadrati di verde e bellezza. Un numero non casuale: 1962 è infatti l’anno di nascita della nostra cooperativa. Questo bosco è un segno tangibile di riconoscenza alla nostra comunità, con cui nel corso del tempo abbiamo stretto un rapporto straordinario e condiviso un grande percorso di sviluppo. Ormai da tempo Clai, forte dei valori della cultura e della tradizione contadina, ha posto la sostenibilità, ambientale e umana, al centro del proprio modello di sviluppo d’impresa. Un orientamento che è oggi alla base dell’unicità, qualità e gusto dei nostri prodotti. L’appartenenza di Villa La Babina al network Grandi giardini italiani garantirà un supporto ulteriore che ci permetterà di studiare le forme ideali attraverso le quali proporre visite guidate, passeggiate ecologiche, eventi culturali e sportivi”.

UN AGRO-PARCO DIDATTICO APERTO A SCUOLE E UNIVERSITÀ

L’obiettivo è dunque trasformare nel tempo l’intero complesso di Villa La Babina in un agro-parco didattico, con percorsi tematici differenziati per gli studenti. Consolidando così il proficuo rapporto con scuole e università, in perfetta continuità con l’impegno che da tempo viene portato avanti e condiviso con i diversi stakeholder.

E proprio a proposito di università, va sottolineato che il progetto di questa nuova infrastruttura verde è stato studiato e realizzato dai tecnici agrari Clai con la collaborazione scientifica del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Bologna (Distal).

Il progetto di riforestazione è frutto della stretta collaborazione tra Clai, docente e studenti universitari del corso Progettazione e gestione delle aree verdi, che si tiene a Imola con cadenza annuale – commenta Alberto Minelli, Direttore Distal dell’Università di Bologna –. L’intervento di rimboschimento consiste in un tassello di vegetazione verticale studiato per ottemperare ai dettami della riutilizzazione, rinaturalizzazione, sequestro del carbonio, accrescimento della biodiversità, porzione di corridoio ecologico, ecc. Insomma ha cercato di riunire, in un complesso che abbia comunque una valenza ornamentale , tutte le funzioni richieste oggi per un ‘uso’ corretto e sostenibile del pianeta”.

UNA NUOVA OASI DI BIODIVERSITÀ PER IMOLA

In prossimità di Villa La Babina è stata messa a dimora una siepe arbustiva mista con 1.850 piante di azzeruolo, ginestra, frangola, sommacco, ligustro e corniolo, in modo da realizzare un corridoio verde che si colleghi al filare di farnie secolari, già presenti, e che si immetta poi nell’area obiettivo del progetto di riforestazione. Il nuovo bosco sarà invece reso ancora più suggestivo, e al tempo stesso familiare, grazie alla presenza di specie autoctone come frassini, carpini, aceri e olmi. A definire i contorni dei campi saranno invece filari di farnie e pioppo nero. In totale, gli alberi ad alto fusto messi a dimora sono 1.290.

Grazie alla rinaturalizzazione di ampie superfici a seminativo, alla creazione di aree che connettono corridoi verdi e d’acqua e al ripristino di un laghetto artificiale, con filari e campi riforestati, l’intero paesaggio acquista un rinnovato valore. Un’oasi di biodiversità a elevata qualità per le specie vegetali e animali, che porta con sé significativi effetti ambientali anche in termini di cattura di anidride carbonica e polveri sottili; benefici che ricadranno su tutto il territorio, le persone e i lavoratori.

L’IMPEGNO DI CLAI PER L’AMBIENTE

L’impegno profuso da Clai in questo percorso di sostenibilità ha radici lontane. Sono vari gli interventi realizzati nel corso degli anni per ridurre al minimo l’impatto ambientale della cooperativa. Tra le iniziative di maggior rilievo ci sono senz’altro i due impianti di cogenerazione. Il primo, da biogas, è stato realizzato ormai dieci anni fa e permette di produrre energia elettrica e calore che alimentano i processi produttivi del salumificio di Sasso Morelli. Il secondo impianto di cogenerazione a metano da 900 kWe è entrato invece in attività nel 2021 e contribuisce a rendere più autonomo dal punto di vista energetico e delle necessità legate al riscaldamento lo stabilimento di Faenza. L’abbattimento di immissione di anidride carbonica nell’atmosfera è di circa 1.070 tonnellate all’anno.

Il successo di queste scelte ha spinto Clai a intensificare ulteriormente il suo impegno. A Imola sta per nascere infatti un impianto di trigenerazione per la produzione di energia elettrica e calore da cui sarà possibile ottenere acqua calda e acqua gelida, attraverso un assorbitore. Inoltre, è allo studio un progetto per l’installazione di un impianto che permetterà di ottenere biometano dall’impianto di produzione biogas già esistente.

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