Il retail media, soprattutto nella sua declinazione digitale, è in sensibile crescita: negli ultimi quattro anni l’incremento di questo fenomeno nel mercato statunitense è stato sempre a doppia cifra e la proiezione in termini di investimenti per il 2024 è di circa 55 miliardi di dollari (fonte eMarketer). Va da sé che, anche nello scenario italiano, sorgono nuove realtà che hanno come mission la formulazione e la gestione delle advertising digitali in ambito retail, mentre sull’altro fronte i grandi gruppi della Gdo stanno creando network propri e divisioni media dedicati.
Di recente si è affacciata sul mercato Retailor Media, che si propone come la prima tech&media company 100% italiana dedicata, appunto, al retail media.
UN APPROCCIO RADICALMENTE DIVERSO
La start up nasce dall’unione di forze e talenti da tempo operativi nel settore: i soci fondatori sono infatti The Newco di Andrea Folcio, Franco Milazzo, Mauro Ginelli e Federico Gasparotto, insieme a Sara Buluggiu che guida l’azienda con l’affiancamento di Giada Scarafiotti nel ruolo di Sales director.
L’obiettivo di Retailor Media è sostenere la crescita di questa nuova industry presso tutti gli operatori della filiera italiana (Gdo, concessionarie, agenzie, data provider) attraverso la piattaforma proprietaria basata sulla tecnologia cookieless di The Newco (TNCiD) e la collaborazione esclusiva con CLINCH, tecnologia di DCO con grande esperienza in ambito Retail Media negli Stati Uniti.
A distinguere radicalmente l’offerta di Retailor Media rispetto alle altre già esistenti è la possibilità di massimizzare le opportunità di monetizzazione di spazi e dati dei retailer attraverso la tecnologia proprietaria, garantendo la maggior efficacia ed efficienza in termini di acquisto agli advertiser. Inoltre la società assicura il 100% di segregazione del dato di tutti gli attori della filiera, tema molto caro alla Gdo e al centro del dibattito su cosa significhi “retail media”.
I fondatori e il management di Retailor Media credono che sia fondamentale educare il mercato ad un approccio sano alle scelte di comunicazione, al fine di ottenere un passaggio da drive to e-store a dati e media dei retailer protagonisti dell’offerta in sicurezza, sia per gli utenti sia per i retailer stessi.