In termini di risorse distribuite a famiglie, imprese e Stato e per l’impatto occupazionale complessivo che genera, Coca-Cola si conferma la prima realtà nel settore delle bibite e delle bevande in Italia. Secondo una ricerca svolta da Sda Bocconi School of Management – relativa all’impatto socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg, le tre società che rappresentano la multinazionale in Italia – nel 2022 le risorse generate e distribuite agli attori principali dell’economia italiana sotto forma di stipendi, acquisti di beni e servizi, investimenti, imposte e contributi hanno raggiunto 1,2 miliardi di euro (pari allo 0,06% del Pil).
IL WELFARE SUL PODIO DELLE PRIORITÀ
Coca-Cola, che è presente con sue sedi e stabilimenti da Nord a Sud, in Piemonte, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Basilicata e Sicilia, si conferma il primo datore di lavoro nel beverage: crea direttamente e attraverso il suo indotto 26.738 posti di lavoro (lo 0,1% del totale degli degli occupati in Italia), con un totale di oltre 60.000 persone che beneficiano – in tutto o in parte, direttamente e indirettamente – dei redditi da lavoro generati.
L’analisi evidenzia anche l’impegno di Coca-Cola per un ambiente di lavoro inclusivo e che valorizzi il talento: rispetto alla media italiana, nelle tre società è presente una maggiore incidenza femminile in posizioni di leadership, con un più alto numero di donne dirigenti (45% a fronte del 18%) e quadri (39% contro 31%), mentre a parità di qualifica professionale nelle retribuzioni dei dipendenti diretti si registra una minore sperequazione tra la remunerazione dei dirigenti e quella delle altre categorie.