Dare valore alla sostenibilità sociale è un obiettivo importante per Inalpi, che ha investito per costruire un sistema virtuoso nel quale la qualità dei prodotti è affiancata da un cammino di crescita e inclusione sociale che coinvolge le persone e il territorio.
“Vogliamo creare un nuovo cammino – spiega Ambrogio Invernizzi, presidente Inalpi S.p.A. – che contribuisca a rendere sempre più forte e sostenibile questo territorio e sappiamo che la frase che meglio rappresenta il nostro modo di agire è quella che ci ricorda che per andare veloci si può andare da soli, ma per andare lontano bisogna andarci insieme”. Un percorso che include l’intera filiera in un vero e proprio percorso di crescita. Inalpi si inserisce infatti nel novero delle realtà che anche attraverso una politica aziendale lungimirante, guarda oltre il mero guadagno, creando un percorso condiviso tra il mondo agricolo e quello industriale, che abbraccia a pieno titolo i Sustainable Development Goals: 17 obiettivi previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu e sottoscritti dai 193 Paesi membri.
IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ SOCIALE
La Filiera corta e certificata Inalpi è concreta rappresentazione degli obiettivi riassunti nei 17 SDGs. Una filiera che diventa riferimento a cui guardare per riconoscere quei valori e quei principi sui quali l’Agenda 2030 pone la propria attenzione. Un sistema che si fonda su rapporti equi e trasparenti, promuovendo una crescita duratura del territorio e favorendo la progettualità dell’intera comunità. Un sistema che lavora per obiettivi comuni, all’interno della quale la formazione professionale e la crescita dei singoli sono elementi fondanti, per i quali Inalpi eroga, con impegno costante, una continua attività.
E dalla conoscenza, dalla crescita dei singoli e dalla formazione professionale nasce il lavoro di squadra che è, a sua volta, fonte di occupazione, creando posti di lavoro regolati da contratti trasparenti nei quali sono riconosciuti i diritti dei lavoratori e la legalità. Una filosofia che Inalpi ha tradotto anche in progetti di inclusività lavorativa, realizzati in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, iniziata nel 2019, che ha condotto nel solo 2022 all’inserimento, in apprendistato, di 13 soggetti richiedenti o beneficiari di protezione. Un tema di estrema importanza al quale l’azienda di Moretta ha dedicato particolare attenzione raccontandolo anche attraverso il proprio Bilancio di Sostenibilità per l’anno 2018. Un progetto quest’ultimo premiato per il 2019, 2021 e 2022 con il riconoscimento “Welcome. Working for Refugee Integration” di UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Una scelta quella di Inalpi, nella quale appare chiara la convinzione che, attraverso la collaborazione con la Comunità Papa Giovanni XXIII, si riesca a creare un valore aggiunto per il futuro: accogliere, ma soprattutto integrare uomini e donne che provengono da storie difficili, vuol dire dare una possibilità di avvenire a questi ragazzi. Vuol dire testimoniare, attraverso azioni concrete, la solidarietà verso gli altri, perché lavoro è sinonimo di futuro, ma è anche sinonimo di vita e dignità.
QUANDO IL VIRTUOSISMO VIENE PREMIATO
Uno sguardo, quello di Inalpi, volto verso ogni singola necessità e che l’ha vista, anche per il 2023, protagonista dell’assegnazione del premio Charity Award 2023 del Banco Alimentare del Piemonte Odv consegnato da Ivano Orcellet, responsabile Siticibo Industria Banco Alimentare presso il plant di Moretta. Il riconoscimento sancisce lo stretto legame tra l’azienda lattiero-casearia e l’organizzazione di volontariato che raccoglie e ridistribuisce, a strutture caritative, le eccellenze della produzione agricola, delle industrie alimentari e della grande distribuzione. Un legame che perdura nel tempo, un rapporto di collaborazione che ha visto Inalpi presente nei momenti di particolare necessità, in modo fattivo, sostegno concreto per quelle situazioni nelle quali è importante “fare”.