Agricoltura rigenerativa: al via il progetto di Andriani

Ben 100 gli ettari di terreni fanno parte della prima sperimentazione di agricoltura rigenerativa applicata a un’intera filiera in Italia, in collaborazione con xFarm Technologies
Agricoltura rigenerativa: al via il progetto di Andriani

Andriani Spa e xFarm Technologies, la tech company che punta alla digitalizzazione del settore agroalimentare, da gennaio 2023 sono impegnate in un progetto di rinnovo tecnologico che dà il via alla prima grande sperimentazione italiana di agricoltura rigenerativa applicata a una filiera di leguminose.

Il progetto nasce con il coinvolgimento di realtà pilota dislocate tra Puglia e Basilicata, per un totale di circa 100 ettari coltivati, una superficie destinata a crescere nel corso dei tre anni di collaborazione. La decisione del gruppo italiano Andriani di passare all’agricoltura rigenerativa è la naturale conseguenza della volontà di continuare a perseguire i propri obiettivi di sostenibilità ambientale lungo tutta la filiera. 

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

Il progetto riguarderà la filiera delle leguminose, note piante azoto-fissatrici che, grazie a questa caratteristica, possono contribuire alla riduzione dell’uso di fertilizzanti. L’obiettivo è quello di migliorare la sostenibilità delle produzioni, raccogliendo importanti dati agronomici attraverso le tecnologie di Agricoltura 4.0 implementate da xFarm Technologies. Le informazioni raccolte saranno usate per creare un protocollo validato di agricoltura rigenerativa, uno dei primi in Italia, da estendere a tutta la filiera di Andriani.

Il monitoraggio dei terreni su cui verranno attuate pratiche di agricoltura rigenerativa su questo tipo di colture permetterà inoltre di valutare gli eventuali benefici, anche in un’ottica di inserimento all’interno di schemi di rotazioni colturali, ad esempio nel contesto delle filiere cerealicole.

VALUE CHAIN TRA GLI ATTORI DEL COMPARTO

Andriani ha presentato il progetto in occasione dell’appuntamento annuale di fine ottobre con gli agricoltori aderenti alla filiera, il cui scopo è consolidare il rapporto tra produttori di materie prime e addetti alla trasformazione. L’agroindustria rappresenta oggi il 31,8% del Pil nazionale e, allo stesso tempo, è uno dei comparti maggiormente responsabili delle emissioni climalteranti in atmosfera. È dunque necessario e urgente che le aziende si impegnino nel dar vita a radicate value chain tra gli attori del comparto. In questa direzione, l’agricoltura rigenerativa è una pratica innovativa e virtuosa in grado di ripristinare la salute dei terreni, e dunque indispensabile per una gestione sostenibile del territorio” ha dichiarato Michele Andriani, Presidente e AD di Andriani.

L’agricoltura rigenerativa rappresenta un nuovo approccio per garantire produzioni più sostenibili e aumentare la resilienza dell’intero settore agroalimentare. Combinando le competenze di dss+ in questo ambito con la piattaforma xFarm, che permette attraverso l’Intelligenza Artificiale di raccogliere e analizzare grandi quantitativi di dati, è possibile capire l’effettivo impatto, a livello di filiera, delle pratiche di agricoltura rigenerativa”, ha spiegato Giovanni Causapruno, Global Head of B2B Agrifood business unit manager di xFarm Technologies.

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