Vanini, tutti i segreti della Tasting Experience

Il brand premium di Icam ha chiamato in causa le neuroscienze e le reazioni che il cioccolato suscita nel cervello
Vanini, tutti i segreti della Tasting Experience

Vanini, premium brand di Icam, in occasione del lancio della nuova linea di tavolette Tasting Experience, ha coinvolto Vincenzo Russo, Professore Ordinario di Psicologia dei consumi e neuromarketing all’Università Iulm, con l’obiettivo di esaminare e scoprire gli effetti che queste tavolette hanno sul cervello, e come cambiano al variare degli stimoli associati ai differenti assaggi.

Tasting Experience è composta da quattro declinazioni del cioccolato abbinate ad una selezione di inclusioni, studiate “per esaltare la golosità del cioccolato a cui queste sono associate e per sorprendere per la loro stessa originalità”:

  • Cioccolato bianco con granella di pistacchi salata
  • Cioccolato al caramello con granella di biscotto
  • Cioccolato al latte con popcorn caramellato e sale
  • Cioccolato fondente con scaglie di cocco e mandorle

Sono queste le quattro referenze di cui si compone la linea oltre che le protagoniste dell’esperimento neuroscientifico.

Vanini-Icam-Tasting Experience

L’ESPERIMENTO

Vanini ha coinvolto una selezione di giornalisti in una degustazione guidata da Vincenzo Russo che, attraverso una serie di stimoli differenti associati ai vari assaggi, ha potuto dimostrare come la percezione di un cioccolato possa cambiare al variare dello stimolo esterno.

Numerose ricerche neuroscientifiche hanno dimostrato l’effetto che possono avere diversi stimoli come i colori dei prodotti, le luci di un locale, la forma dei contenitori o la musica di sottofondo sulle aspettative e sulla percezione del prodotto. Si tratta di elementi solo apparentemente secondari, ma in grado di agire immediatamente sul sistema limbico, ovvero quella zona del cervello correlata con le emozioni e che si attiva sempre prima di qualsiasi altra: anche prima della parte razionale della corteccia cerebrale. Si tratta della parte più antica del cervello che si presenta oggi esattamente uguale a come era nell’uomo preistorico – ha dichiarato Russo –. Le neuroscienze hanno dimostrato quanto il gusto di una molecola o di una miscela di più molecole si costruisca prima nel cervello. È proprio partendo da questo principio che abbiamo realizzato il nostro esperimento e dimostrato come il sapore di uno stesso cioccolato possa essere influenzato da aspettative e condizionamenti esterni che nulla hanno a che fare con le nostre papille gustative. I partecipanti all’esperimento hanno dunque potuto percepire in maniera differente uno stesso cioccolato, solo perché assaggiato in differenti condizioni che hanno permesso di esaltarne alcune specificità”.

L’esperimento ha dimostrato come l’assaggio di una stessa tavoletta, affiancato a specifici input uditivi e visivi, influisca sulla percezione gustativa della stessa. Due delle quattro tavolette Tasting Experience (cioccolato al latte e popcorn caramellato e sale e cioccolato bianco con granella di pistacchi salata) sono state assaggiate con quattro input differenti: una musica ad alta frequenza (tipicamente “dolce”), una musica a bassa frequenza (percepita come “sgradevole”), un video di una persona che morde alcuni alimenti particolarmente croccanti con un forte ‘sound di crunch’, e una totale assenza di stimoli.

L’assaggio affiancato all’ascolto di una musica dolce (alta frequenza) ha fatto emergere maggiormente dolcezza e amarezza del cioccolato degustato, unitamente alla gradevolezza complessiva delle tavolette. L’ascolto di una musica decisamente sgradevole (bassa frequenza) ha invece messo in primo piano la croccantezza delle inclusioni delle tavolette degustate, esaltando la sensazione del crunchy in bocca. Inaspettatamente, lo stimolo video che richiama alla croccantezza ha invece fatto emergere nei partecipanti la sapidità e vivacità del sapore dei due cioccolati degustati. Infine, l’assaggio in assenza di stimoli e a occhi chiusi con cui i partecipanti hanno potuto apprezzare la qualità del cioccolato attraverso il sapore delle consistenze e i contrasti caratteristici di queste tavolette.

TASTING EXPERIENCE: OBIETTIVI E TARGET

L’offerta di Tasting Experience è pensata “per un consumatore che ricerca qualità e sapori intriganti senza rinunciare alla tentazione della golosità”. A questo scopo, sono state selezionate materie prime di eccellenza mixate per dar vita a contrasti sensoriali. È quanto l’azienda ha voluto dimostrare attraverso l’esperimento, amplificando le sensazioni che le ricette delle nuove tavolette sono in grado di suscitare.

Siamo davvero felici di questo esperimento, perché è la dimostrazione pratica di quanto il nostro reparto di ricerca e sviluppo aveva immaginato nell’ideazione di queste tavolette – ha dichiarato Giovanni Agostoni, Global sales & marketing director Icam Cioccolato –. Vedere le reazioni delle persone coinvolte nell’esperimento e sapere che era esattamente la reazione che volevamo suscitare è stata per noi la soddisfazione più grande”.

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