Pink Lady celebra 25 anni di presenza in Italia confermando l’elevato apprezzamento sul mercato, grazie a un chiaro posizionamento premium. Diffusa nei territori più vocati per la coltivazione melicola, Alto Adige ed Emilia-Romagna, la mela dal bollino a forma di cuore si conferma tra le marche più note in Europa ed è apprezzata dai consumatori per l’alta qualità e le sue caratteristiche organolettiche distintive: colore rosso rosato intenso, polpa croccante e succosa con un giusto equilibrio tra zuccherino e acidulo.
I dati recenti evidenziano una crescita regolare per Pink Lady in Italia, con una quota di mercato a volume, nel mercato mele, che ha superato il 3% nella stagione 2021/2022; un risultato che sottolinea la fiducia dei consumatori italiani nel marchio e la sua posizione di rilievo nel settore dell’ortofrutta, rivelando un tasso di penetrazione che testimonia la sua popolarità e si riflette in un aumento del 9% dei volumi venduti di Pink Lady, una performance molto positiva e in controtendenza rispetto all’andamento negativo del settore che registra un calo generale di volumi del 10% per il mercato frutta e un -4% per la categoria mele (Periodo: gennaio-maggio 2023; Fonte: elaborazioni Cso Italy su dati Gfk Italia).
“Questo successo non è solo sinonimo di brand commerciale – ha sottolineato Salvo Garipoli, Market manager Italia per Pink Lady in occasione dell’incontro con i produttori e la stampa che si è tenuto lo scorso 30 novembre presso lo Spazio Illumi a Milano – ma è frutto di un grande lavoro di filiera che fa della sostenibilità ambientale, economica e sociale il suo faro guida”.
Nel corso dell’evento si è fatto il punto sulla campagna 2022/2023 ed è stata presentata la “Carta degli impegni” che mira a raggiungere la carbon neutrality entro il 2030 attraverso 14 goals, per una transizione sempre più green della produzione, con l’implementazione di pratiche agroecologiche innovative e l’ingresso delle nuove generazioni di frutticultori.
+20% DI VOLUME DI VENDITE IN ITALIA
Nonostante la fotografia di un settore tra luci e ombre, la stagione 2023/24 si preannuncia produttiva per Pink Lady che consolida e mantiene le sue posizioni con una stima potenziale del volume di vendite in Europa per il prodotto a marca Pink Lady e PinKids di 225.000 tonnellate (di cui 90.000 in Italia) rispetto alle 180.000 (di cui 75.000 in Italia, +40% in 10 anni) della scorsa stagione, ovvero +25% a livello europeo e +20% in Italia.
NUOVE GENERAZIONI AI NASTRI DI PARTENZA
Negli ultimi 25 anni, un’intera generazione di melicoltori è nata all’interno dell’Associazione Pink Lady: oggi in Europa il 22% dei produttori ha meno di 40 anni. Oltre a una visione condivisa della qualità e della responsabilità della produzione, i giovani che desiderano avviare un’attività imprenditoriale possono assicurarsi la priorità nell’elenco dei nuovi membri e beneficiare del 50% di alberi in più all’avvio del loro progetto.
Per alcuni significherà prendere in mano l’azienda di famiglia: il 96% dei coltivatori che vanno in pensione cede i propri frutteti ai figli. A supporto di questo trend, nel 2022 è stato creato il comitato “New Generation”, composto da giovani coltivatori, vivaisti, rappresentanti commerciali e manager di distributori autorizzati, con l’obiettivo di portare la voce delle giovani generazioni al centro del Consiglio di Amministrazione e sostenere l’agricoltura 4.0.
PACKAGING 100% PLASTIC FREE E SPRECO ZERO
La sostenibilità è al centro delle azioni di Pink Lady Europe, che ha eliminato la plastica nelle confezioni monouso, risparmiando in media 660 tonnellate di plastica in una stagione: confezioni 100% cartone, alveoli di cellulosa per i vassoi destinati allo sfuso. Il cartone è certificato Fsc, proveniente da foreste gestite responsabilmente.
L’impegno per la lotta allo spreco alimentare si concretizza attraverso l’obiettivo di minimizzare i frutti da scartare. Le mele commercializzate con il marchio Pink Lady rappresentano dal 70 al 80% della produzione; quelle meno colorate sono particolarmente apprezzate in cucina, mentre le mele più piccole sono commercializzate con il marchio PinKids: le stesse specifiche di qualità, colore e gusto, l’unica differenza è il formato più piccolo. Le mele non selezionate, invece, sono utilizzate nelle industrie di trasformazione alimentare per produrre prodotti di qualità: estratto e polpa di frutta. Infine, le mele non consumabili sono utilizzate per l’alimentazione animale, il compost o la fertilizzazione del terreno.