Nel mondo calcistico il primo gennaio coincide con l’inizio della sessione invernale del calciomercato: un’occasione in cui i club possono ritoccare le rose con innesti funzionali agli obiettivi da raggiungere nella stagione in corso. Facendo un parallelismo, potremmo dire che la notizia dello scorso 2 gennaio del cambio di casacca da parte di Apulia Distribuzione, che da Carrefour è passata tra le fila di Gruppo VéGé, ha inaugurato con un colpo a effetto la nuova stagione del retail italiano: l’impresa trentennale della famiglia Sgaramella, infatti, porta in dote un Ce.Di. e 378 punti vendita in cinque regioni del Sud per un totale di oltre 200.000 metri quadri di superficie di vendita; a questi si aggiunge il format dell’ingrosso C&C Tuttorisparmio, con i punti vendita pugliesi di Brindisi, Lucera (Fg), Corato e Capurso (Bari).
Tra i ‘registi’ dell’operazione di mercato ci sono il Presidente di Gruppo VéGé Giovanni Arena e l’Amministratore delegato Giorgio Santambrogio. Con quest’ultimo abbiamo avuto modo di ripercorre le tappe principali.
“Già sul finire del 2022, chiacchierando con Antonio Sgaramella (Presidente di Apulia Distribuzione, ndr) lo avevo scherzosamente provocato, proponendogli di entrare in VéGé allorquando avesse deciso di non continuare più con gli amici di Carrefour. Ovviamente era solo una boutade, in quanto a quei tempi, sia per una questione etica, a cui tengo moltissimo, sia in virtù della collaborazione di VéGé con Carrefour all’interno della centrale d’acquisto Aicube, d’accordo con il mio Cda, decidemmo chiaramente di non intavolare alcun discorso. La situazione è variata, obtorto collo, a giugno 2023, conseguentemente alla scelta da parte di Carrefour Italia di proseguire nel progetto Eureka di Carrefour France (accorpare in una centrale europea proprietaria la gestione delle negoziazioni commerciali nei suoi sei maggiori mercati europei: Francia, Spagna, Italia, Belgio, Romania e Polonia, ndr) e dunque con la progressiva migrazione di fornitori da Aicube nella stessa Eureka. Una situazione che non avrebbe giovato alla nostra centrale dal punto di vista della razionalizzazione della rete e gestione dei costi, né tantomeno ai fornitori, che si sarebbero trovati tra ‘due fuochi’. Sulla scorta di questo scenario, il Cda di VéGé è stato sostanzialmente costretto a non rinnovare il mandato di collaborazione con scadenza il 31.12.2023. Ipotizzo che anche ad Apulia Distribuzione non andasse bene questa situazione tale per cui avrebbe dovuto destinare un certo numero di fornitori a Eureka, vedendo probabilmente lesa l’autonomia che avrebbe mantenuto proseguendo nel percorso con Aicube. Cessati i veti ‘morali’ nei confronti di Carrefour, proprio sul finire dello scorso dicembre, il mio Presidente ha riavviato i contatti con la famiglia Sgaramella, sostanzialmente sondando il loro umore in merito al loro futuro. Antonio e Massimo hanno quindi deciso di fare il passo definitivo: peraltro è questa l’occasione di rinforzare il presidio della Puglia, regione fino ad allora coperta da VéGé soltanto con alcuni punti vendita della rete di Multicedi. Così il 2 gennaio 2024, dopo che Carrefour stessa il 23 dicembre aveva ufficializzato la separazione con Apulia Distribuzione, ne abbiamo comunicato ufficialmente l’ingresso come socio di Gruppo VéGé. Un’operazione che ci riempie di orgoglio e che consolida la nostra leadership in Area 4 NIQ con il 18,67% di quota (fonte: stima VéGé su Gnlc, seconda edizione 2023 total store)”.