Coop, al via la quarta edizione di “Close the Gap”

Nuovi progetti per la campagna dell’insegna a favore dell’inclusione e della parità di genere
Coop, al via la quarta edizione di “Close the Gap”

Coop rilancia anche nel 2024 la sua campagna per l’uguaglianza e l’inclusione di genere. Avviata nel 2021, “Close the Gap. Riduciamo le differenze”, giunge al quarto anno confermando i risultati raggiunti, rinnovando alcune battaglie e tagliando nuovi traguardi. Dopo la decisione del governo di rialzare l’Iva sugli assorbenti femminili dal 5% al 10%, riparte la sottoscrizione alla petizione “Il ciclo è ancora un lusso!” lanciata dal collettivo Onde Rosa nel 2019 e sostenuta da Coop a partire dal 2021. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme.

Nell’ambito dell’inclusione di genere Coop ha ottenuto, prima insegna della Gdo italiana, la certificazione per la Parità di Genere Uni Pdr 125, lo strumento volontario previsto dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Prosegue anche la formazione contro il gender gap verso i fornitori di prodotto a marchio: iniziata nel 2021 in collaborazione con Oxfam, ora diviene un vero e proprio format che, con il supporto di Scuola Coop, è destinato al management delle imprese fornitrici. Dall’esperienza sperimentale degli anni passati limitata ad alcune realtà produttive, si passa alla costruzione di un vero e proprio modello formativo a disposizione di tutte le imprese.

RIDURRE L’IVA SUGLI ASSORBENTI

Con lo slogan “La tassa di essere donna”, dallo scorso gennaio Coop ripropone la sottoscrizione alla petizione che chiede il definitivo abbassamento dell’Iva sui prodotti mestruali al 5%, come gli altri beni di prima necessità. A fine 2022, la prima legge finanziaria varata dal governo Meloni aveva adottato un provvedimento in questo senso. “Per sottolineare l’ingiustizia della decisione di rialzarla nuovamente, Coop ha rilanciato la sottoscrizione a gennaio 2024 raggiungendo oltre 703.000 firme – sottolinea la cooperativa in una nota – e si impegna inoltre, fino a fine maggio 2024, a neutralizzare questo aumento simulando, sugli assorbenti a marchio, l’Iva al 5%”.

Un’adesione alla petizione nella quale Coop ha coinvolto anche i suoi partner storici, estendendo la sottoscrizione a figure illustri del panorama sociale ed economico nazionale. “Ci sembra molto importante che su certi temi non si facciano passi indietro, anche considerando la grande difficoltà che il nostro Paese ha nel compiere degli avanzamenti sulla gender equality – osserva Maura Latini, Presidente Coop Italia –. È in quest’ottica che abbiamo chiesto ai nostri partner e a coloro che sono in prima linea nella sollecitazione di un dibattito sull’uguaglianza di genere di sottoscrivere pubblicamente la nostra petizione, diventando protagonisti anche di questa battaglia. Li ringraziamo, perché viviamo tempi in cui gesti come questo non sono così scontati. Siamo convinti che è solo sviluppando un pensiero critico e un dibattito che queste sfide si possono vincere. L’Italia vive un periodo economicamente difficile e ci sono dimensioni che per le donne sono biologicamente ineliminabili, quindi ci sfugge la logica con cui i prodotti che suppliscono a queste dinamiche non siano inclusi nei beni di prima necessità. Ci dicono che l’inflazione ha vanificato l’effetto della riduzione dell’Iva, ma questo ci sembra solo un motivo in più per tenerla stabile al 5% piuttosto che incrementarne ancora di più il costo per le donne”.

COOP E LA GENDER EQUALITY

In Coop le donne sono pari al 71,5% del personale e ricoprono il 34,8% dei ruoli direttivi. Il 40,9% dei consiglieri nei Cda delle cooperative sono donne, così come il 54,5% dei soci eletti negli organismi rappresentativi e il 58,1% del totale dei soci.

Da poco Coop ha ottenuto la certificazione della parità di genere secondo la Uni Pdr 125. Uno strumento volontario messo a disposizione dal Pnrr, che prevede la misura e il monitoraggio di una serie di indicatori in sei aree: cultura e strategie, governance, processi delle risorse umane, opportunità di crescita e inclusione, equità remunerativa, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

CONTRO IL GENDER GAP

Nel biennio 2021-2022 Coop ha sviluppato insieme ad Oxfam, con il coinvolgimento delle strutture territoriali di Caritas, un progetto sperimentale specifico sull’empowerment femminile destinato alle lavoratrici di sei filiere pilota di ortofrutta a marchio Coop, che complessivamente ha coinvolto 280 donne. Questo è stato di stimolo per sviluppare un ulteriore percorso formativo sulla parità di genere destinato al management di tutte le aziende fornitrici di prodotto a marchio Coop (circa 800 tra cooperative, piccole, medie e grandi imprese).

Con queste premesse debutta ora un format di e-learning, messo a punto sempreinsieme a Oxfam e con il supporto di Scuola Coop, che sarà proposto all’intera platea di fornitori a marchio. Tra gli storici partner della sperimentazione c’è l’azienda di conserve alimentari Grimaldi, nella Valle del Sarno in Campania, che già dal 2021 aveva collaborato nella formazione delle sue dipendenti sull’uguaglianza di genere e che negli anni ha proseguito nel percorso conseguendo tra l’altro nel 2023 certificazioni proprie sui temi dell’inclusione come la Uni Pdr 125 e la Sa8000 (lo standard riconosciuto a livello internazionale che si focalizza sul rispetto dei diritti umani e il rispetto del diritto del lavoro).

Anche altre partnership più recenti si muovono nella direzione di una maggiore inclusione di genere, come nel caso di Vip, l’associazione delle cooperative ortofrutticole della Val Venosta in Alto Adige; 1600 membri grandi produttori di mele e altri prodotti stagionali hanno acconsentito a sperimentare il nuovo modello di formazione inclusiva proposto da Coop.

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