Grana Padano, la vigilanza sanziona un punto vendita

Nel banco frigorifero erano esposte 28 confezioni da 500 grammi di formaggio comune indicate come Grana Padano Dop
Grana Padano, la vigilanza sanziona un punto vendita

Formaggio comune nel banco frigorifero messo in vendita con l’indicazione “Grana Padano Dop”. Si tratta di un nuovo episodio di usurpazione della denominazione d’origine protetta, punito dalla legge e scoperto l’11 marzo scorso dal servizio di vigilanza del Consorzio di tutela, che in una nota parla del “punto vendita di una nota catena di distribuzione italiana, diffusa con 150 unità locali prevalentemente nel Nord Est del Paese”.

SALVAGUARDIA E TUTELA DEL CONSUMATORE

L’utilizzo della denominazione di origine protetta per presentare al consumatore un prodotto diverso è sanzionato con una pena pecuniaria da 2.000 a 13.000 euro, che i vigilatori del Consorzio Grana Padano hanno applicato dopo aver “bloccato la condotta illecita e disposto la rimozione dal banco frigorifero delle 28 porzioni esposte, da 500 grammi ciascuna, del prodotto estraneo alla Dop”.

Stefano Berni, Direttore generale del Consorzio di Tutela Grana Padano Dop, commenta: “L’attività ispettiva ha interrotto immediatamente la condotta illecita e chiamato a risponderne i responsabili, contribuendo ancora una volta alla protezione ed alla salvaguardia della denominazione d’origine protetta Grana Padano. Ma voglio sottolineare come l’intervento abbia contribuito alla tutela del consumatore, che mai deve essere posto nella condizione di potersi confondere o essere orientato a scegliere un prodotto che, in presenza di una corretta informazione, non acquisterebbe”.

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