Il marchio di Cheddar più noto del Regno Unito, Cathedral City, è da poco disponibile anche sugli scaffali italiani. Fatto con latte fresco 100% inglese, proveniente esclusivamente da circa 330 fattorie nel sud-ovest dell’Inghilterra, Cathedral City è prodotto nella cremeria di Davidstow, sulla costa settentrionale della Cornovaglia, e viene stagionato per un periodo compreso tra i nove e i 20 mesi ad una temperatura costante di 10°C, condizioni che consentono lo sviluppo di una gamma completa di sapori che va dal gusto Mature al Vintage. Cathedral City è al momento disponibile in vari punti vendita Esselunga, Conad Centro Nord e Unes.
“Portare il Cheddar autentico e di alta qualità in un Paese come l’Italia, con la sua incredibile varietà di formaggi locali, è una sfida entusiasmante, ma siamo sicuri che, una volta provato, gli italiani ameranno Cathedral City”, commenta Nigel Marchant, Responsabile marketing internazionale Saputo Dairy Uk.
SARÀ ATLANTE A DISTRIBUIRLO IN ITALIA
Acquistato per oltre 20 anni anche dalla regina Elisabetta II, Cathedral City è un marchio di Saputo Dairy Uk, produttore di primari brand alimentari britannici come Clover, Country Life e Frylight, oltre che di ingredienti specializzati per il latte in polvere per i bambini. L’azienda fa parte di Saputo Inc., tra le principali realtà mondiali di produzione di prodotti lattiero-caseari.
Il celebre formaggio britannico sarà distribuito in Italia da Atlante, azienda internazionale con sede a Bologna che si occupa di selezione, import e distribuzione di prodotti alimentari provenienti da tutto il mondo. Atlante è attiva anche nell’esportazione delle specialità made in Italy. “Siamo entusiasti di portare in Italia il marchio di formaggio più amato nel Regno Unito – dichiara Natasha Linhart, Ad Atlante –. Il caseificio di Davidstow che produce il Cheddar Cathedral City vanta una formidabile serie di riconoscimenti, tra cui la prestigiosa DuPont Danisco Grand Prix Cup, vinta 14 volte negli ultimi 18 anni. Ci auguriamo che Cathedral City sarà amato in Italia così come lo è nel Regno Unito”.