Nel 2023 il gruppo Lavazza ha realizzato ricavi record, pari a 3,1 miliardi di euro, con una crescita del +13% rispetto al 2022 nonostante una situazione complicata dal forte aumento dei costi della materia prima e dalle dinamiche dell’inflazione.
“Il 2023 ha visto uno scenario macroeconomico molto complesso per il settore a causa del forte aumento dei costi della materia prima, con quotazioni record del caffè verde. Nonostante ciò, abbiamo scelto di limitare l’aumento dei prezzi sui nostri prodotti per proteggere i consumatori, mantenendo i volumi, riducendo parte della nostra profittabilità. La solidità finanziaria del Gruppo Lavazza ci ha permesso di cogliere comunque importanti opportunità di mercato e crescere anche per vie esterne, come con l’acquisizione della società francese MaxiCoffee, raggiungendo un nuovo record di ricavi oltre i tre miliardi di euro – sottolinea Antonio Baravalle (nella foto), Ceo gruppo Lavazza –. Uno dei nostri punti di forza è la capacità di diversificare, operando attraverso una strategia di crescita che ci garantisce una presenza significativa in diverse aree geografiche e settori. Continueremo a guardare al mercato internazionale e a valutare investimenti strategici e sinergici che possano contribuire al nostro sviluppo a lungo termine, implementando la nostra capacità competitiva e consolidando la nostra presenza nei mercati globali”.
IL 2023 DI LAVAZZA: SFIDE E RISULTATI
Lo scorso anno Lavazza ha affrontato sfide significative: in continuità con il 2022, anche il 2023 è stato un anno caratterizzato da costi in aumento del caffè crudo, soprattutto per la varietà Robusta, che nel corso dell’esercizio ha visto toccare i massimi sfiorando quota 3.200 dollari per tonnellata e le cui quotazioni restano estremamente alte.
I livelli di inflazione raggiunti in tutti i mercati hanno eroso e stanno erodendo il potere d’acquisto dei consumatori. Ciò ha avuto un impatto significativo sui volumi, con il mercato del caffè che nel periodo gennaio-dicembre 2023 ha registrato una contrazione di circa il -3% per cento. Lavazza ha puntato su una strategia di prezzi accessibili per garantire una penetrazione costante nel mercato e preservare la sua base di clienti, continuando a investire in un’ottica a lungo termine. Questo ha portato, da un lato, all’erosione della marginalità; dall’altro, ad un miglioramento della performance del gruppo sia a valore sia a volume, che ha permesso di incrementare la quota di mercato dello 0,3 per cento.
CANALI E SEGMENTI
Il fatturato ha registrato una stabile e continua crescita sia nel canale home sia nel fuori casa: in particolare nell’e-commerce, la crescita è stata del +28% rispetto al 2022.
Continua la crescita del segmento beans, che anche quest’anno si è dimostrato il più dinamico sul mercato: prendendo in considerazione le 15 principali geografie in cui opera il gruppo questo segmento registra, infatti, un incremento del +6,6% rispetto al 2022. E Lavazza ha guadagnato quote di mercato grazie ad una crescita del +9,1 per cento.
Nel segmento dei single serve (capsule), grazie al completamento del lancio della rinnovata gamma NCC1, il gruppo ha visto una crescita a valore del +15,3% rispetto al 2022, in un mercato che invece è cresciuto del +3 per cento.
A livello geografico, il gruppo ha registrato tassi di crescita a sell out a valore nel canale retail in tutti i mercati, in particolare negli Stati Uniti (+9,8%), in Polonia (+21%) e in Gran Bretagna (+8,6%); anche in Italia e Francia, i mercati più rilevanti per il gruppo, si registra un incremento rispettivamente del +6,3% e +5,8 per cento.
LA SITUAZIONE FINANZIARIA
L’Ebitda del gruppo, pari a 263 milioni di euro, mostra una contrazione rispetto ai 309 milioni del 2022, con un ebitda margin pari all’8,6%, rispetto al 11,4% dell’anno scorso. La strategia del gruppo è consistita nel limitare l’aumento dei prezzi al consumatore in un contesto inflattivo, proteggendo i volumi e assorbendo parte dell’incremento dei costi all’interno dei propri margini.
L’Ebitda si è attestato a 97 milioni, in decrescita rispetto ai 160 milioni dell’esercizio 2022. L’utile netto è stato pari a 68 milioni, rispetto ai 95 milioni dello scorso esercizio. La posizione finanziaria netta a fine 2023 è negativa per 292 milioni e riflette le operazioni straordinarie, in particolare l’acquisizione di MaxiCoffee completata nell’esercizio 2023.
Lavazza continua a investire per garantire una prospettiva a lungo termine. Un esempio tangibile è proprio l’acquisizione di MaxiCoffee in Francia, finalizzata il 31 marzo 2023, che ha contribuito a rafforzare la presenza internazionale dell’azienda. La società si rivolge sia a clienti privati sia ad attività commerciali attraverso la sua piattaforma e-commerce: una rete di 60 agenzie commerciali presenti in tutta la Francia, le sue École du Café e i suoi concept store. La piattaforma offre una varietà di 8.000 prodotti tra più di 350 marchi differenti di caffè (in grani, macinato e in capsule) e un’ampia gamma di macchine da caffè, caffettiere, macinacaffè e accessori.
“Stiamo lavorando per affrontare le difficoltà attuali e anticipare un ritorno a condizioni più favorevoli, con l’obiettivo principale del recupero del margine operativo lordo. Contribuiranno al raggiungimento del risultato i sacrifici compiuti negli anni precedenti, la solida base di consumatori e clienti mantenuta e la continua focalizzazione sulla gestione finanziaria e operativa”, sottolinea Baravalle.