Meat sounding, la Francia sospende il divieto

Mentre in Italia vige ancora la più grande incertezza, la Francia sospende il divieto. GFI: “Fondamentale che le aziende tornino a lavorare con serenità”
Meat sounding, la Francia sospende il divieto

Come riportato da Good Food Institute, citando Le Monde, in Francia il Consiglio di Stato ha sospeso il divieto di etichettatura dei prodotti a base vegetale con nomi che richiamino la carne. La sospensione si basa su due punti chiave: la legittimità del decreto nel contesto del diritto dell’Ue è stata messa in dubbio dalla Corte, la restrizione infatti è attualmente all’esame della Corte di giustizia europea; la legge causerebbe un grave danno alle aziende plant based francesi, le quali sarebbero inoltre svantaggiate rispetto ai prodotti concorrenti importati da altri paesi Ue, ai quali non si applicano le restrizioni.

GOOD FOOD INSTITUTE: “URGENTE ABROGARE LA NORMA”

Questo precedente è di particolare rilievo per il divieto di meat sounding italiano, attorno al quale il Governo ha avviato un riesame di concerto con le aziende del settore. La direzione di questa valutazione resta ad oggi ancora poco chiara e le tempistiche sono sconosciute. Il Ministro Lollobrigida, durante un intervento alla Camera, aveva dichiarato che la rivalutazione del divieto Italiano di meat sounding si sarebbe basata anche sugli sviluppi francesi.

Francesca Gallelli, consulente per le relazioni istituzionali Good Food Institute Europe, commenta: “I rilievi del Consiglio di Stato francese, rispetto alla possibile incompatibilità del divieto di meat sounding con il diritto europeo, rendono ancora più urgente la necessità di abrogare la norma italiana e ripristinare la certezza del diritto. È cruciale che le aziende possano tornare a svolgere le loro attività di marketing con serenità e che i consumatori possano continuare a decidere sui loro acquisti, guidati dal concetto di familiarità.”

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