Fornire una bussola per orientarsi in un mondo caratterizzato da una complessità crescente, che per essere compreso e affrontato necessita di un uso competente, connesso ed efficace della grande quantità di dati oggi a disposizione delle aziende. Questo l’obiettivo del NIQ & GfK Insight Summit Italy 2024, il primo evento congiunto organizzato in Italia dopo l’unione delle due aziende annunciata a luglio 2023, andato in scena oggi a Milano presso il Talent Garden Calabiana.
LA DEFINIZIONE DEI TARGET
I lavori, introdotti dall’Amministratore delegato del gruppo in Italia, Enzo Frasio, hanno indagato tre aspetti nevralgici per la costruzione per il mercato del Largo consumo. Sotto la lente è finita in primo luogo la necessità di maggiore precisione e diversificazione nella definizione dei target.
“L’analisi della popolazione italiana – hanno spiegato Daniele Novello, Sub lead consumer intelligence GfK Italia, e Christian Centonze, Western europe commercial lead, Consumer analytics – evidenzia come alcuni segmenti siano stati duramente colpiti dalla crisi, in particolare le famiglie con figli. Altri, invece, continuano a ricercare valore, offrendo interessanti opportunità di crescita. Tra questi, c’è in particolare il cluster delle famiglie mature senza figli, un target con un alto potenziale, parzialmente ancora inespresso. Si tratta di una fascia con un’elevata disponibilità economica, destinata a crescere in una popolazione italiana che invecchia. Una fascia molto attenta a temi come il benessere, la sostenibilità, la qualità e il made in Italy”.
E questa indicazione porta diritti a una conclusione: “Per i brand – hanno sottolineato Novello e Centonze – è fondamentale conoscere in maniera approfondita i diversi segmenti della domanda così da modulare la propria offerta sulla base dei diversi bisogni e aspettative che li caratterizzano”.
IL RUOLO DEI RETAILER
In secondo luogo, i riflettori si sono concentrati sul ruolo che possono recitare i retailer nel processo di trasformazione dei consumi. “In uno scenario caratterizzato da una grande polarizzazione, con una parte della popolazione che ricerca la convenienza e l’altra che punta sul valore – hanno osservato Romolo De Camillis, Retailer director NIQ, e Ivano Garavaglia, Head of retail GfK –, le insegne vincenti sono quelle che hanno trovato il giusto equilibrio, adattando la propria offerta e la propria strategia di comunicazione per rispondere alle diverse, e spesso opposte, esigenze dei consumatori. E riuscendo così a intercettare e fidelizzare un pubblico più ampio”.
LA COMUNICAZIONE
Infine, è stato analizzato il sempre più complesso rapporto tra consumatori, brand e retailer. “Le nostre analisi – hanno osservato Edmondo Lucchi, Media & Communication insight strategist GfK, e Valeria Miccolis, E-commerce leader NIQ – delineano un panorama mediatico frammentato e in continua evoluzione nel quale le diverse audience sono sempre più alla ricerca di contenuti personalizzati sulle loro specifiche esigenze e fruibili su diverse piattaforme. Per crescere in questo contesto, le aziende devono quindi conoscere a fondo i propri consumatori e delineare l’approccio migliore – e i messaggi giusti – per incontrarli lungo tutto il loro percorso di acquisto e sui touchpoint più adeguati”.
LA FULL VIEW DI NIQ & GFK
Le aziende del largo consumo – è la ideale conclusione del percorso proposto dall’evento – sono dunque chiamate a una sfida non semplice. Vero è però che a loro disposizione ci sono strumenti in grado di affiancarle e aiutarle in questo percorso. È il caso della Full View, un modello esclusivo, frutto dell’expertise combinata di NIQ & GfK, che consegna una visione a 360° dello shopper e delle differenze territoriali che insistono sui consumi.
“Questa soluzione – hanno affermato Stefano Cini, Consumer and geomktg intelligence leader NIQ, e Sabrina Melinu, Global solution architect lead GfK – consente da un lato, di allargare in orizzontale la prospettiva in ottica omnicanale, conoscendo il proprio shopper non solo per il comportamento d’acquisto di uno specifico prodotto o categoria, ma come individuo a tutto tondo, con i suoi valori, le sue esigenze e i suoi consumi di tutti i prodotti e servizi; dall’altro, permette di calare a terra la strategia in verticale, passando dal macro al micro, con azioni di marketing territoriale efficaci grazie alla precisione tattica. Un combinato disposto che dà modo alle aziende di ottimizzare i propri sforzi, riducendo rischi e inefficienze”.