Il 2023 ha confermato il gradimento internazionale per gli alfieri del made in Italy alimentare. L’export dei settori rappresentati da Unione Italiana Food ha registrato nel 2023 una crescita complessiva superiore al +8% a valore, superando i 21 miliardi di euro.
Nel dettaglio, questo corrisponde ad un consumo all’estero di tre miliardi di piatti di pasta, oltre 500 milioni tra coni, coppette e gelati a stecco, 55 miliardi di tazzine di caffè, quasi un miliardo di kg tra biscotti, fette biscottate, cracker e dolci come pandoro, panettone e colomba. E ancora, caramelle, pastiglie e confetti, sufficienti a riempire 24 piscine olimpioniche, 345.000 tonnellate di surgelati e 300.000 tonnellate di integratori. Lo rivela Unione Italiana Food in occasione della prima giornata Nazionale del Made in Italy (15 aprile), elaborando i dati Istat sul commercio estero 2023 delle principali merceologie rappresentate dall’associazione.
I settori di Unionfood sono oltre 20, con più di 900 marchi e 530 aziende dislocate su tutto il territorio nazionale che danno lavoro a oltre 100.000 persone, in una fotografia che racconta tutte le anime del saper fare italiano che unisce tradizione centenaria, identità e innovazione. Tutti i settori di Unionfood hanno fatto registrare performance positive all’export nel raffronto 2023 con il 2022. Tra questi, a conferma dell’apprezzamento dei vari comparti produttivi che esprimono il made in Italy nel mondo, spiccano in particolare brodi, minestre, salse e sughi (+20,7%), chips e snack (+22,4%), confetture e conserve di frutta (+11,2%), prodotti da forno (+13,2%), prodotti della panificazione (+12,7%), vegetali in aceto, salamoia, olio e altri (+12,6%) e gli integratori alimentari (+10%).
Secondo Paolo Barilla, Presidente di Unionfood, “l‘eccellenza del made in Italy nel settore alimentare è una preziosa eredità che le nostre aziende stanno già proiettando verso il futuro con un costante impegno per la sostenibilità e l’innovazione. Le aziende italiane rappresentano da sempre un punto di riferimento nel mondo per la gioia del cibo di qualità. Il made in Italy alimentare è un modello unico dove le Pmi operano in maniera integrata con medie imprese più strutturate e le grandi imprese competitive sui mercati internazionali. Un esempio virtuoso di radicamento territoriale, fatto soprattutto di realtà familiari, dalla storia anche centenaria, che generano occupazione, ricchezza e valore condiviso”.
L’enorme impatto economico e sociale che i settori di Unione Italiana Food generano per l’Italia è stato messo in rilievo anche in un rapporto elaborato da Fondazione Edison nel 2023. Considerando i principali comparti rappresentati da Unionfood, il report ha evidenziato che l’Italia è al primo posto in Europa (davanti a Germania, Francia e Spagna) per valore della produzione e numero di occupati. Oggi un prodotto agroalimentare italiano su due consumato nel mondo proviene dal ‘perimetro’ di Unione Italiana Food.
GIORNATA DEL MADE IN ITALY, LE INIZIATIVE DELLE AZIENDE DI UNIONFOOD
Sono numerose le iniziative sul territorio che le aziende associate ad Unione Italiana Food hanno attivato nella settimana dal 15 al 21 aprile.
- Amarelli Fabbrica di Liquirizia apre le porte del suo “Museo della liquirizia Giorgio Amarelli” e del suo stabilimento di Rossano (Cs).
- Barilla organizzerà, nel corso dell’anno e in particolare nel mese di maggio, un tour di eventi e incontri per il pubblico, media e istituzioni negli stabilimenti di Novara, Castiglione, Melfi, Rubbiano e Parma, con lo scopo di rafforzare il suo impegno quotidiano per portare il made in Italy sulle tavole degli italiani e di tutto il mondo.
- Esserre Pharma, che lavora nel settore della nutraceutica, programma l’apertura dei propri laboratori di ricerca e sviluppo alle scuole e agli studenti universitari di biologia o farmacia.
- Heinz Italia aprirà lo stabilimento Plasmon di Latina all’amministrazione comunale in prossimità della 15 aprile.
- Nestlé organizza per l’occasione “Entra nel mondo della Casa del cioccolato Perugina”, con l’apertura gratuita della struttura presso lo stabilimento produttivo Nestlé-Perugina. Le visite comprenderanno una visita guidata al museo storico Perugina, una dimostrazione pratica della lavorazione del cioccolato da parte del maestro cioccolatiere Perugina, e una visita alla fabbrica tramite passerella sopraelevata dedicata ai visitatori e una degustazione di prodotti.
- Pastificio Felicetti ospiterà il 15 aprile gli atleti del biathlon Lisa Vittozzi e Tommaso Giacomel per un talk al quale sono invitate anche alcune classi della scuola superiore, mentre il 19 aprile inaugurerà la rassegna “conversazioni in quota” con la presenza di un testimonial di montagna e una cena a cura di due chef stellati.
Da segnalare anche l’attività di comunicazione sul web “Made in Italy in tubetto: gustosi piatti realizzati con le innovative paste in tubetto Gia” di Gia Spa, azienda emiliana del settore gastronomico che propone online una serie di ricette realizzate con le sue paste in tubetto, tutte di produzione italiana, e l’iniziativa di Marcozzi / Pastificio Strampelli di Campofilone (Fm), che per la metà di aprile organizza una presentazione sulla pasta in un istituto alberghiero di Roma oltre a una degustazione, allo scopo di sensibilizzare i giovani che saranno gli chef di domani.
VISITE AGLI STABILIMENTI SU INSTAGRAM
Una curiosità che gli italiani potranno soddisfare anche sui social, attraverso i contenuti che verranno realizzati: sette aziende italiane apriranno le porte dei loro stabilimenti ad altrettanti giovani creator per mostrare come nascono alcuni prodotti simbolo che finiscono ogni giorno sulle nostre tavole: Pastificio Felicetti per la pasta, Barilla per il bakery, Ferrero per i cioccolatini, Sammontana per il gelato, Caffè Goppion per il caffè, Esserre pharma per gli integratori e la storica Amarelli fabbrica di Liquirizia. I reel verranno pubblicati sul canale Instagram di Unionfood @unioneitalianafood.