Barilla celebra 30 anni nello stabilimento di Novara

In occasione del trentesimo anniversario, l’azienda apre le porte del production plant piemontese, dove nascono alcuni dei biscotti più amati dagli italiani. Sono 55 mila le tonnellate annue di prodotti sfornati
Barilla celebra 30 anni nello stabilimento di Novara

Essere un motore di crescita per l’economia del territorio e un esempio virtuoso per la comunità. È questo il messaggio che Luca Barilla, Vicepresidente del Gruppo, ha ribadito in occasione della celebrazione dei 30 anni di Barilla nello stabilimento di Novara, dove nascono alcuni prodotti iconici a marchio Pavesi e Mulino Bianco.

LA CASA DEI RINGO E DEGLI INTRECCI: UNA FABBRICA ALL’AVANGUARDIA

Fondato nel 1953 da Mario Pavesi, padre dei Pavesini, dei Ringo e dei Togo, il biscottificio è passato poi all’Iri e nel 1994 è stato acquisito da Barilla tornando a essere un polo d’eccellenza del settore bakery nel segno della tradizione e dell’innovazione. Oltre a preservare le tradizionali ricette che hanno dato origine alle icone della biscotteria italiana, come i celebri Pavesini (patrimonio della tradizione novarese), i classici Ringo e i deliziosi Togo, l’azienda ha costantemente ampliato il proprio raggio d’azione grazie ai continui investimenti in nuove tecnologie. Negli ultimi 15 anni il Gruppo di Parma ha investito oltre 200 milioni di euro, un impegno importante che si è tradotto nel lancio di nuovi prodotti (in media circa 2-3 nuovi lanci all’anno) che soddisfano i gusti e le esigenze del mercato contemporaneo.

“A Novara la produzione si divide in tre divisioni, biscotti da prima colazione, pasticceria e crackers – spiega Federica Massari, Direttrice dello stabilimento –. Abbiamo impianti e tecnologie avanzate che ci permettono di realizzare prodotti di una certa complessità”. È il caso per esempio degli Intrecci Mulino Bianco, un biscotto che per le sue caratteristiche uniche di forma e ricetta può essere prodotto solo grazie a un sistema brevettato Barilla, ma anche degli Scacchieri e degli Schiaccianoci per parlare delle novità più recenti.

“L’innovazione però – precisa Massari – non riguarda solo l’aspetto tecnologico, ma anche la qualità delle materie prime”. Barilla continua a utilizzare lievito madre, uova fresche da galline allevate a terra, latte fresco italiano di alta qualità, marmellate 100% italiane, zucchero proveniente dalle migliori filiere certificate e farina di grano tenero da agricoltura sostenibile. In particolare, per quanto riguarda la farina, una parte significativa è a km 0 poiché proviene dal Mulino di Galliate: qui vengono macinate oltre 80mila tonnellate di grano all’anno per un totale di 65mila tonnellate di farina distribuite tra gli stabilimenti di Novara, Cremona, Castiglione delle Stiviere (Mn) e Rubbiano (Pr), per impastare biscotti, pan bauletto, cracker e fette biscottate. I biscotti Buongrano e Gran Cereale sono prodotti interamente con la farina del Mulino Galliate: 100% italiana e 100% sostenibile.

Il Mulino lavora grano sostenibile, rispettando un disciplinare che prevede l’adozione di un piano di rotazione triennale o quinquennale per le colture principali, per favorire la fertilità del suolo, l’impiego di sementi certificate, la creazione di aree fiorite per la proliferazione di insetti impollinatori.

UNO SGUARDO PROIETTATO VERSO IL FUTURO

Oltre a essere all’avanguardia per capacità produttiva (il biscottificio sforna 55mila tonnellate di prodotti all’anno raggiungendo una portata massima di 105mila tonnellate, con nove linee di produzione), lo stabilimento promuovere un modello di impresa sostenibile anche a livello di occupazione mettendo al centro le persone, come racconta la Direttrice Federica Massari: “Siamo impegnati quotidianamente a investire in innovazione, senza mai allontanarci dalla tradizione che caratterizza i nostri prodotti da forno. A Novara, così come in tutto il Gruppo Barilla, le persone con le loro competenze e diversità rappresentano un valore unico”.

A questo proposito in Corso Vercelli, sede dello stabilimento, lavorano oltre 334 le persone di 12 nazionalità diverse, due manager su tre sono donne e negli ultimi cinque anni sono state assunti 65 lavoratori a tempo indeterminato.

BARILLA PER LA COMUNITÀ

Per rendere sempre concreto il proprio appoggio alla comunità del territorio in cui è presente, Barilla ha scelto di donare alla Croce Rossa locale un’ambulanza di soccorso. “Il mezzo sarà adibito al soccorso avanzato destinato al trasporto di culla termica neonatale per i nati con difficoltà sanitarie. Sarà un mezzo dotato delle migliori attrezzature e dei migliori dispositivi destinati a svolgere un servizio estremamente importante per tutto il nostro territorio. Un grande grazie a tutto il Gruppo Barilla che ha scelto la nostra Associazione per dare un aiuto alla cittadinanza di Novara” – è il commento di Paolo Pellizzari, Presidente Comitato Territoriale di Novara della Croce Rossa Italiana.

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