Archiviato un 2023 in positivo, che ha visto il fatturato della rete di vendita raggiungere quota 2,08 miliardi di euro, Conad Centro Nord si prepara a crescere anche nel 2024, facendo leva su tre importanti asset: innovazione, presidio del territorio e acquisizioni. La Cooperativa di dettaglianti con sede in provincia di Reggio Emilia, infatti, conta su una rete di 342 imprenditori associati e 293 punti vendita localizzati nelle province di Reggio Emilia, Parma, Piacenza e tutta la Lombardia, un numero destinato a salire già nei prossimi mesi. La forza di Conad Centro Nord è riassunta nella capacità di mettere il consumatore al riparo dal caro vita aiutandolo nella spesa di tutti i giorni e mettendo le persone al centro.
“Questo perché il supermercato è anche, e soprattutto, un luogo di incontro e di coesione sociale. Una realtà di fatto unica che contribuisce al benessere socio-economico di un’intera comunità”, spiega Ivano Ferrarini, Ad e Direttore generale Conad Centro Nord, e da luglio 2020 Vicepresidente Legacoop Emilia Ovest. Intervistato nella sede di Food a Parma, l’Ad racconta obiettivi e sfide che coinvolgeranno l’insegna nel prossimo futuro.
Come si è aperto il 2024 di Conad Centro Nord?
A inizio anno abbiamo redatto budget anomali: in un’epoca segnata da volatilità e incertezza è complesso fare programmazioni avvedute. L’atteso appiattimento dell’inflazione, che nell’ultimo biennio per Conad Centro Nord è valso 20%, ha provocato un’inevitabile contrazione delle vendite, misurabile sia a valore sia a volume. Il trend dei consumi è oramai definito: le nuove abitudini d’acquisto hanno plasmato la composizione del carrello della spesa. Carrello che, a parità di scontrino, ha subìto una contrazione dei volumi, soprattutto se si fa riferimento ai prodotti a marchio industriale. Dunque per sostenere i consumi, l’obiettivo è tenere bassi i prezzi continuativi su tutte le piazze dove operiamo e offrire promozioni sempre più vantaggiose.
Come muoversi in un contesto così complesso, anche in relazione all’area geografica presidiata?
Il territorio in cui operiamo (Emilia occidentale e Lombardia ndr) sviluppa un Pil pro capite molto elevato, che ci consente di programmare degli investimenti significativi anche nel prossimo futuro. Non riscontriamo difficoltà né in termini occupazionali né produttivi, ma piuttosto, risentiamo di un’unica impattante condizione: la forte concentrazione di insegne distributive presenti sul territorio. Un quadro determinato dal forte appeal che l’area esercita sia sui player nazionali sia internazionali. Ma nonostante la competitività, la nostra Cooperativa performa bene, come dimostra il dato dello scorso anno. Certo, abbiamo ancora margine di miglioramento su ciò che riguarda, assortimento, politica di pricing, tecnostrutture, ma la nostra capacità di relazione con il cliente ci offre una visione integrata, attenta ai cambiamenti del territorio come a quelli del consumatore, e proiettata all’innovazione.