Conserve vegetali, Unione Italiana Food presenta “Fatti Sotto”

L’obiettivo è far conoscere meglio la categoria dei vegetali conservati di marca sottolio, sottaceto e in salamoia
Conserve vegetali, Unione Italiana Food presenta “Fatti Sotto”

Unione Italiana Food ha lanciato “Fatti Sotto”, la prima campagna dedicata alle conserve vegetali con l’obiettivo di far conoscere maggiormente i prodotti informando il consumatore su processo di produzione, modalità di conservazione, utilizzo a tavola grazie all’ampia varietà e scelta delle verdure conservate, oltre ad approfondirne le proprietà nutrizionali.

Un progetto voluto fortemente da UIF e dalle aziende produttrici – spiega Mario Piccialuti, Dg Unione Italiana Foodcon l’obiettivo di accendere i riflettori su questi prodotti della tradizione italiana, far conoscere le loro caratteristiche, la loro storia e la loro origine che è davvero molto risalente. Ma la campagna vuole anche porre l’accento sulle aziende che, da decenni, in Italia lavorano questi veri e propri tesori dell’orto e li ripropongono in modo sicuro e accessibile ai consumatori. Si tratta di un settore con aziende storiche, grandi e piccole, che hanno scelto questa produzione e la portano avanti con passione ricercando prodotti sempre nuovi in grado di stimolare la fantasia dei consumatori”.

Il settore sottoli e sottaceti nel 2023 ha venduto prodotti per un totale di 84.800 tonnellate (nel retail), generando un valore di oltre 687 milioni di euro. Il prodotto più venduto della categoria restano le olive, regine della tavola sia in purezza sia nella preparazione di alcuni dei piatti più amati e tradizionali. Seguono i sottoli, con una top 3 che comprende carciofini, funghi champignon e pomodori. Infine i sottaceti, con il podio occupato da capperi, cetriolini e cipolline (fonte: Circana, 2024).

CONSUMATI DA TUTTI, CONOSCIUTI DA POCHI

AstraRicerche ha indagato per Unione Italiana Food il rapporto e il grado di conoscenza degli italiani su questa categoria. Secondo i risultati, il consumo di vegetali conservati sottolio, sottaceto e in salamoia è ben radicato nelle abitudini e nella tradizione culinaria degli italiani: basti pensare che ben il 72% degli intervistati afferma di mangiarli.

Sono pochi, però, quelli che pensano di conoscere per davvero la categoria (58,4%). Coloro che ne sanno di più in materia sono le donne, in particolare quelle più giovani della GenZ o le over 45 anni. In generale conoscono maggiormente le marche che li producono (53,1%), gli ingredienti (51,9%) e, solo a seguire, gli aspetti nutrizionali e il processo produttivo.

IL CONSUMATORE TIPO DI CONSERVE VEGETALI

Le donne sono anche le maggiori consumatrici (75%), ma per gli uomini la percentuale rimane alta (69%). L’abitudine al consumo di questa tipologia di alimenti aumenta con il crescere dell’età, mentre a livello geografico si aggiudica il primato di utilizzo la zona del Triveneto.

UN CONSUMO FREQUENTE

Per la maggior parte delle persone che amano questo genere di conserve vegetali, il consumo è legato ad un’abitudine ben radicata e caratterizzato da acquisti regolari. Infatti, ben il 41,3% li mangia tutte le settimane, mentre per il 46,3% è un’abitudine mensile. Tra coloro che li consumano con più frequenza spiccano gli uomini più giovani, in linea con le abitudini di vita più frenetiche, chi risiede al Nord-Ovest e al Sud e gli appartenenti ad una classe economica superiore.

Il trend risulta stabile per la maggior parte degli italiani, anche se va evidenziato come il 20% abbia aumentato l’abitudine di inserire questi prodotti nella propria alimentazione, soprattutto gli uomini della GenZ.

Le conserve vegetali sono alimenti che gli italiani amano gustare in particolare a casa (73,2%), o come contorno (66%), e questo vale soprattutto per le persone di fascia di età più elevata. Li troviamo prevalentemente sulla tavola degli italiani a pranzo (64,2%) e a cena (72,4%). I più giovani li apprezzano soprattutto per spuntini a metà giornata, durante gli aperitivi o per arricchire i panini.

GUSTO E PRATICITÀ GUIDANO LA SCELTA A TAVOLA

AstraRicerche ha scoperto anche che il gusto è una delle principali ragioni che spingono gli italiani ad acquistare questa categoria di prodotti (75,5%). In particolare, ne viene riconosciuta la capacità di essere gustosi e stuzzicanti e di dare più carattere e sapore ai piatti. Il secondo motivo di scelta va ricercato nel servizio: per circa il 69% il loro consumo è legato alla praticità. Essendo pronti all’uso consentono di preparare piatti semplici e veloci alla portata di tutti, specialmente di chi vive una vita più frenetica, e la loro versatilità consente di utilizzarli in tante occasioni e ricette.

LE CONSERVE PREFERITE: OLIVE, GIARDINIERA, FUNGHI, O PEPERONI?

Nella categoria dei vegetali conservati sottolio, sottaceto e in salamoia si può riscontrare una gran varietà di prodotti. Tra i più apprezzati c’è il mix per condire il riso (75,5%), utilizzato per arricchire le più svariate ricette a partire dai primi piatti. A seguire le conserve sottolio (75,4%), quelle sottaceto (66,5%) e le verdure grigliate (65,7%) utilizzate come contorni o come snack. Meno conosciute le conserve in agrodolce o in salamoia, e quelle preparate con verdure lavorate a fresco. Dalla ricerca è emerso che i prodotti più conosciuti, apprezzati e consumati dagli italiani sono le olive (67,8%). Molto apprezzati anche funghi (54,6%), carciofi (53,5%), giardiniera (51,5%) e peperoni (50,6%).

Le preferenze cambiano a seconda della distribuzione territoriale. Le melanzane sono predilette al Sud, i funghi nella zona del Triveneto mentre il consumo di capperi e giardiniera ha il suo picco nel Centro Italia.

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