Conad chiude il 2023 con un fatturato superiore ai 20 miliardi

L’ottima performance favorita dall’andamento dei prodotti Mdd, con vendite in aumento del +12,9% per sei miliardi di euro. Approvato il piano di investimenti 2024-2026 da 1,7 miliardi
Conad chiude il 2023 con un fatturato superiore ai 20 miliardi

Anche nel 2023 Conad si conferma l’insegna leader della grande distribuzione italiana. L’anno si è chiuso con un fatturato di oltre 20 miliardi di euro, in crescita del +8,11% rispetto al 2022. In un anno caratterizzato da consumi in contrazione a volume e un tasso di inflazione ancora alto, Conad ha raggiunto una quota di mercato del 15,01% nei canali iper + super + discount (fonte: guida Nielsen largo consumo), consolidando il dato di fine 2022 (14,96%) e confermando la leadership nel canale supermercati (23,49%). Il patrimonio netto aggregato di sistema è pari a 3,49 miliardi di euro (+7,4% rispetto al 2022).

IL RUOLO CHIAVE DELLA MDD

La marca del distributore conferma il suo ruolo centrale per la crescita dell’intero sistema del gruppo, raggiungendo il 33,2% di quota sul totale del largo consumo confezionato in Italia nel canale super. Oltre un terzo dei prodotti venduti dall’insegna è a marchio Conad, mentre i prodotti Mdd Conad sono al primo o al secondo posto tra i più venduti nel 75% delle categorie merceologiche. Questi risultati hanno permesso di generare nel 2023 un fatturato, per quanto riguarda i prodotti a marchio, pari a sei miliardi di euro in crescita del +12,9% rispetto all’anno precedente.

Conad si conferma leader di mercato e culturale della grande distribuzione italiana. Nonostante il 2023 sia stato un anno complesso per l’economia italiana e per i consumi, la totalità delle componenti del nostro sistema ha continuato a crescere a un tasso superiore a quello d’inflazione, raggiungendo la soglia di 20 miliardi di fatturato – commenta Mauro Lusetti, Presidente Conad –. Si tratta di un risultato frutto dell’impegno dei soci e delle cooperative Conad, che vogliamo consolidare con un piano ambizioso a livello di rinnovamento della rete di vendita, di innovazione e di ulteriore potenziamento della nostra marca del distributore, che si distinguerà all’insegna di qualità, convenienza e attenzione per la sostenibilità. Particolare attenzione sarà riservata alla riciclabilità del packaging, al benessere animale e ai diritti sociali dei lavoratori: sia dei collaboratori Conad sia di quelli delle aziende che forniscono i nostri prodotti a marchio, in un’ottica di collaborazione di filiera”.

PIANO DI INVESTIMENTI E STRATEGIE FUTURE

Conad ha inoltre approvato il piano di investimenti per il triennio 2024-2026 da 1,7 miliardi di euro, sulla base dei cinque pilastri strategici dell’insegna: efficienza, canalizzazione, digitalizzazione, sviluppo delle competenze e sostenibilità, in linea con la strategia “Sosteniamo il Futuro”.

Le future scelte strategiche di Conad seguiranno le strade dello sviluppo del core business attraverso lo sviluppo della canalizzazione, del recupero di efficienza distributiva e della formazione di nuove competenze interne in grado di accompagnare il cambiamento della società, degli stili di vita e dei consumi degli italiani – commenta Francesco Avanzini, Dg operativo Conad –. Proseguirà lo sviluppo dei fatturati attraverso l’ulteriore crescita dei prodotti di marca commerciale a cui si affiancheranno nuovi servizi ai clienti, con l’ecosistema digitale Hey Conad che, oltre ai consolidati servizi di spesa online, vedranno nuove iniziative commerciali nel settore dei viaggi, della salute per persone e animali e, infine, nel settore assicurativo. Vogliamo diventare leader nella relazione con le oltre 12 milioni di famiglie che ci riconoscono quotidianamente un ruolo fondamentale, per accompagnarle nelle loro scelte di acquisto”.

La rete di vendita Conad conta a oggi 3.331 punti di vendita e 394 concept store, servendo grandi città, quartieri e piccoli borghi in 107 province italiane. Anche grazie alla sua strategia multicanale, Conad è leader di mercato in sei regioni (Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Sardegna e Umbria).

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