Fairtrade: 3,6 milioni di euro alle organizzazioni agricole

Lo scorso anno gli oltre 2.500 prodotti Fairtrade hanno sviluppato 500 milioni di euro. Le banane vedono crescere i volumi; in calo, soprattutto a causa dell’inflazione, cacao, zucchero e caffè
Fairtrade: 3,6 milioni di euro alle organizzazioni agricole

Nel 2023 gli italiani hanno speso 500 milioni di euro in prodotti contenenti almeno un ingrediente certificato Fairtrade. Il dato è stato diffuso in occasione dell’evento Trent’anni sulla rotta della sostenibilità, durante il quale è stato presentato anche il Bilancio Sociale dell’organismo. Lo scorso anno segna dunque una leggera flessione rispetto al 2022, complice la pressione dell’inflazione. Dal canto loro, grazie alle vendite in Italia le organizzazioni di agricoltori e lavoratori parte del network hanno ricevuto 3.686.407 euro in Premio Fairtrade, una somma aggiuntiva con la quale possono realizzare progetti di miglioramento della produttività o di sviluppo delle comunità.

Fairtrade

OLTRE 2.500 PRODOTTI FAIRTRADE

Quest’anno Fairtrade Italia festeggia il 30° compleanno: un traguardo eccezionale per la nostra organizzazione, nata dal basso per promuovere condizioni commerciali più eque a favore degli agricoltori in Asia, Africa e America Latina”, afferma Paolo Pastore, Direttore generale Fairtrade Italia. Tra i risultati conseguiti in questi anni Pastore ha ricordato gli oltre 2.500 prodotti Fairtrade in vendita. “Anche le organizzazioni di agricoltori sono cresciute con noi: oggi parliamo di poco meno di 2 milioni di agricoltori e lavoratori in 70 paesi. Nei prossimi anni puntiamo a raggiungere ancora più persone”.

CRESCE IL VOLUME DELLE BANANE

Nel 2023 le banane si sono confermate il prodotto principale per il mercato italiano, con un volume di venduto pari a 14.300 ton (+8%). Merito dell’ampia distribuzione in Gdo (principalmente Aldi, Coop, Gruppo Selex, IN’s, Pam Panorama) e nelle mense scolastiche. Il cacao è la seconda materia prima: dopo 10 anni di crescita molto sostenuta, lo scorso anno le vendite hanno segnato un leggero calo con 9.649 ton (-1%). Dopo molti anni di crescita a doppia cifra, per il secondo anno consecutivo lo zucchero rallenta con 4.468 ton (-7%). In flessione anche il caffè (726 ton, -4%), complice la tradizionale instabilità dell’andamento di questa materia prima.

Il 2023 è stato un anno di transizione: da un lato – ha sottolineato il Direttore commerciale Thomas Zulian prodotti come caffè e zucchero hanno risentito dei cali generalizzati dei volumi dovuti all’inflazione; dall’altro, prodotti come banane e cotone hanno registrato una crescita importante. In complesso siamo soddisfatti perché abbiamo visto aumentare sia il numero di aziende con cui collaboriamo, sia la quantità di referenze sul mercato. Fattori che stanno già producendo effetti positivi e buoni risultati nei primi mesi del 2024”.

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