Il pesto Barilla compie 30 anni

Il gruppo celebra lo stabilimento sughi di Rubbiano inaugurato nel 2012, il più grande e sostenibile d’Europa, dove negli ultimi 10 anni sono stati investiti più di 150 milioni di euro
Il pesto Barilla compie 30 anni

Barilla festeggia i 30 anni del suo pesto, prodotto a partire dal 1994. Proprio a Rubbiano di Solignano (Pr), tra i campi di basilico 100 per cento italiano utilizzato per produrlo, sorge lo stabilimento dedicato alla produzione di sughi e pesti: il più grande e sostenibile d’Europa. Ed è proprio lì che vengono trasformate ogni anno oltre 55.000 tonnellate di pomodoro e basilico e realizzate 84.000 tonnellate di prodotto.

Per omaggiare questo prodotto iconico della tradizione italiana, la multinazionale di Parma ha dato vita ad un murale artistico di oltre 800 mq, che colora la facciata dello stabilimento con i toni vivaci del basilico per risvegliare palato e immaginazione. Presso lo stabilimento di Rubbiano Sughi prendono forma 42 diverse ricette – realizzate con 131 ingredienti selezionati – che uniscono la tradizione del pomodoro e del basilico di origine italiana, l’esperienza degli agricoltori del territorio e l’alta specializzazione e competenza nelle tecnologie di trasformazione.

IL PRODUCTION PLANT DI RUBBIANO

Questa realtà all’avanguardia è nata nel 2012, e negli ultimi dieci anni vi sono stati investiti oltre 150 milioni di euro per la creazione di nuove linee produttive, nuovi prodotti, ma anche per promuovere innovazione, qualità, sostenibilità e digitalizzazione. Cresciuto nel tempo, lo stabilimento oggi dà lavoro a oltre 400 persone di cui il 51% sono donne; negli ultimi quattro anni, sono state assunte 110 persone a tempo indeterminato.

Rubbiano Sughi è un polo d’eccellenza anche dal punto di vista dell’innovazione: 28 milioni di euro sono stati investiti per il lancio, nel 2024, della quinta linea di produzione lunga 138 metri e in grado di produrre fino a 18.000 tonnellate di sughi all’anno. Inoltre, standard elevati di qualità, tecnologia 4.0, sicurezza alimentare, sostenibilità, forte spinta all’internazionalizzazione e valorizzazione delle persone sono il cuore pulsante dello stabilimento.

A confermarlo è Giancarlo Minervini, dal 2021 Direttore di stabilimento, richiamando una nota frase di Pietro Barilla: “Rubbiano sughi nasce dall’idea di futuro. Basti pensare che, quando lo stabilimento fu progettato, il tetto fu già pensato per una futura installazione del fotovoltaico: opportunità colta nel 2023. Per noi la sostenibilità è un valore in cui credere a 360 gradi grazie a un impegno costante nella riduzione dell’impatto ambientale e nell’utilizzo delle risorse: in dieci anni abbiamo abbattuto le emissioni di CO2 del 28 per cento. La nostra sfida è di trasferire gli aspetti più artigianali della preparazione di sughi e pesti su scala industriale, senza mai rinunciare a bontà e alta qualità dei prodotti, per permettere a tutti di ritrovare nel piatto il sapore unico di casa”.

PESTO: UN MERCATO IN CRESCITA

Quello dei pesti è un mercato in crescita, con Barilla in posizione di leadership: nei primi sei mesi del 2023 il settore ha segnato +20% rispetto al 2022, e +6% nei volumi. In questo contesto Barilla si conferma leader mondiale della categoria pesto con il 37,8% di quota a valore globale, continuando a crescere nei suoi mercati principali: Italia, Germania, Francia.

In Italia, Barilla ha segnato un +31% nelle vendite a valore, aumentando la quota di mercato a valore (+2,6%). Trend positivo registrato anche in Francia, dove l’azienda di Parma è leader di categoria e traina la crescita del mercato. Qui, nel 2023, ha raggiunto il +25% di vendite a valore e una quota di mercato a valore del +0,8% rispetto al primo semestre 2022. Quadro in ripresa anche in Germania dove, dopo una prima fase in discesa nei primi mesi del 2023, si è notata un’inversione di tendenza con un aumento, a giugno 2023, del +31% nelle vendite a valore e di +1,7% come quota di mercato a valore.

BASILICO TRACCIATO E SOSTENIBILE

Il segmento dei sughi rappresenta tra il 4% e il 5% dei volumi di produzione del gruppo Barilla e, dalla fine degli anni Sessanta, ha conosciuto una crescita progressiva e strutturale. In soli 11 anni ha più che raddoppiato la produzione da poco più di 36.000 tonnellate di prodotto annuo a 84.000 tonnellate nel 2024. La tecnologia 4.0 è di casa presso lo stabilimento di Rubbiano, un impianto produttivo complesso all’interno del quale vengono gestiti oltre 109 item-code necessari per la tracciabilità dei prodotti e dove una ricetta in produzione richiede la presenza di un team di lavoro di 23 persone per ogni turno.

Grazie alla recente partnership con xFarm Technologies e Connecting Food, è stata annunciata la completa digitalizzazione della filiera del basilico fresco Barilla utilizzato per il pesto alla genovese, per una totale tracciabilità ed efficienza. Attraverso la scannerizzazione di un Qr code, presente sulla confezione di Pesto Barilla alla Genovese (e della sua variante senza aglio), è possibile conoscere il luogo di coltivazione del basilico e tutte le informazioni testuali e fotografiche relative all’azienda produttrice. Inoltre, a breve il QR code verrà applicato anche sui vasetti di pesto distribuiti negli altri 14 mercati europei.

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