Il punto vendita più sostenibile di Lidl

Lo store tour di Food vi porta alla scoperta del nuovo store di Villafranca (Vr), che segna una svolta nello sviluppo della rete vendita dell’insegna
Il punto vendita più sostenibile di Lidl

L’anno zero dello sviluppo immobiliare di Lidl Italia è appena cominciato con l’inaugurazione di Villafranca.

Uno store che ridefinisce i paradigmi di sostenibilità del punto vendita a partire dai materiali di costruzione, scelti nell’ottica circolare del riutilizzo al termine del ciclo di vita dell’immobile: dalla struttura portante in legno all’autosufficienza energetica grazie all’impianto fotovoltaico (1.280 moduli bifacciali installati tra tetto e pensiline dei parcheggi) da 575mila kWh/anno in grado di produrre più energia rispetto al fabbisogno dell’immobile; dal rivestimento anti intemperie impermeabilizzato sul tetto composto al 60% da biopolimeri riciclati al sistema di recupero dell’acqua piovana, con cisterne sotterranee di raccolta (-65% prelievo da rete idrica); dai banchi frigo che impiegano la CO2 come refrigerante naturale alla piantumazione dell’area esterna di 650 mq con lavanda e altre specie arboree che, con la loro fioritura prolungata, costituiscono un ottimo richiamo per gli insetti impollinatori.

UN NUOVO PARADIGMA

Il layout interno, al netto di alcune implementazioni significative, ricalca l’ultimo nato in casa Lidl, con una superficie di spesa di 1.400 mq e 3.500 referenze in totale.

In ingresso l’immagine calda e accogliente trasmessa dall’esterno grazie anche alla scelta del legno è confermata dal colpo d’occhio offerto dall’‘arena’ dei freschi, che raduna sul lungo corridoio centrale l’ortofrutta, il pane, il punto caldo e i banchi: carne, salumi, specialità veg, formaggi e latticini, piatti pronti e pesce. Nel reparto ortofrutta l’inserimento dei cubi espositivi in legno maggiormente inclinati favorisce l’esposizione della merce e la spesa dei clienti. Il reparto macelleria a libero servizio (dalla catena confermano di non voler puntare sui reparti serviti) è forse quello che più di tutti, nella storia dell’insegna, segna un prima e un dopo questa inaugurazione: la carne, infatti, è ora posta in banchi frigo verticali con sportello refrigerati con gas naturali che riducono il potenziale emissivo degli impianti del 99,8%, oltre a evitare la dispersione del freddo e migliorare il comfort termico e acustico del punto vendita.

L’esposizione e la comunicazione sono chiare e ordinate grazie alla suddivisione per varietà e all’uso di una cartellonistica moderna e green (in carta o plastica 100% riciclata). Elementi, quest’ultimi, che si ritrovano declinati tra i vari reparti, al pari dell’utilizzo del legno, e che contribuiscono a innalzare immagine e percepito del discount agli occhi dei visitatori. I freezer dei surgelati impiegano propano come refrigerante naturale, va poi ricordato che il punto vendita è rifornito con camion alimentati a biometano e rimorchio refrigerato in azoto, per una sensibile riduzione delle emissioni.

Tra le innovazioni, spiccano quelle relative alla zona casse. A partire dalle avancasse, ribassate per offrire a clienti e operatori una percezione diversa dei flussi d’acquisto. In barriera spicca poi la presenza dell’area self check out: “Un’innovazione di servizio su cui puntiamo molto sia per quanto riguarda le nuove aperture sia in fase di restyling, per un totale di circa un centinaio di interventi all’anno – spiega a Food lo stesso Silvestri –. Nelle casse veloci si può pagare la spesa con carte e contanti: infatti abbiamo osservato che la ‘versione mista’ è la più efficace e performante, la usano il 20-30% in più dei consumatori da Nord a Sud rispetto alla versione solo cash”.

IL PUNTO VENDITA

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