Italpepe e Lavazza insieme per ricerca e sperimentazione

Le due realtà hanno realizzato uno studio congiunto sulle proprietà aromatiche delle spezie e del caffè
Italpepe e Lavazza insieme per ricerca e sperimentazione

La pausa caffè non è solo un momento di socialità, ma anche di relax e introspezione. È questo il purpose alla base della masterclass dal titolo “Caffè e spezie: armonia in tazza – una masterclass sull’arte dell’abbinamento perfetto”, realizzata da Italpepe in collaborazione con Lavazza Training Center.

La masterclass si è aperta con interventi sul mondo del caffè e delle spezie, in un viaggio tra storia, cultura, mercati di riferimento, specie e qualità. I partecipanti hanno condotto un primo test di assaggio per riconoscere gli aromi, indagando gusti come: chiodi di garofano/anice stellato; cardamomo/mentuccia; eucalipto/zenzero; noce moscata; rafano; vaniglia/zenzero, e zafferano. Terminato il test è stata la volta della correzione, dove i partecipanti sono stati aiutati da una flavour wheels realizzata ad hoc.

NON SOLO GUSTO: LE “SENSAZIONI CHEMESTETICHE”

Il secondo test di assaggio è invece servito per riconoscere la sensazione chemestetica. Pungente, piccante o mentolato non sono gusti né aromi, bensì sensazioni chemestetiche: così si definiscono le percezioni dovute all’attivazione chimica di recettori per stimoli fisici a opera di alcune molecole. Ad esempio, capsaicina e piperina (alcaloidi contenuti rispettivamente nel peperoncino e nel pepe) attivano il recettore TRPV1, che è anche sensibile al calore e al dolore; mentolo ed eucaliptolo agiscono invece sul TRPM8, sensibile a stimoli freddi. Lo stimolo si propaga attraverso il nervo trigemino fino al cervello, dove si traduce in percezione di caldo e pungente o freddo. Alcune sostanze sono in grado di generare una sensazione di formicolio, poiché vanno ad attivare recettori tattili. È il caso dello sanshool contenuto nel pepe del Sichuan, il cui effetto “anestetizzante” si sprigiona circa un minuto dopo avere masticato un granello, a differenza delle sostanze chemestetiche di peperoncino, senape e wasabi che innescano una risposta più rapida e provocano anche lacrimazione.

Lavazza-Italpepe

L’ultimo test di assaggio è servito a riconoscere gli aromi del caffè specialty, della tradizione italiana e di quella napoletana. Cadeau di fine masterclass, un pack Amazzonia Lavazza e un flacone di pepe Sichuan Italpepe.

L’INNOVAZIONE SECONDO ITALPEPE

Con questa masterclass, Italpepe punta ad avviare un percorso di sperimentazione nel mondo delle spezie. Per i ricercatori della Vitaletti Academy – il competence center dell’azienda – l’obiettivo è diffondere la cultura delle spezie, l’unicità di ciascuna, e trasferire i significati più profondi che racchiudono per dare ai consumatori la possibilità di apprezzare al meglio i prodotti in ogni loro sfumatura.

Conoscere l’aroma e il gusto delle spezie significa “essere in grado di apprezzare a pieno il lavoro e la maestria di chi propone prodotti di alta qualità”, sottolineano da Italpepe. Un’attenzione alla qualità che l’azienda ha deciso di tutelare e garantire facendo conseguire a tutti i suoi dipendenti coinvolti nel processo di selezione, controllo, confezionamento e conservazione della materia prima, la qualifica di “giudice qualificato” in analisi sensoriale dei prodotti.

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