Parmacotto, partnership antispreco con Regusto

Obiettivo: ridurre lo spreco alimentare e promuovere la sostenibilità, incentivando un consumo responsabile e uno stile di vita sano e sostenibile
Parmacotto, partnership antispreco con Regusto

Parmacotto group rafforza il suo impegno per la sostenibilità con un progetto mirato alla gestione responsabile degli alimenti: un’iniziativa finalizzata non solo alla riduzione degli sprechi, ma anche alla promozione di pratiche ecofriendly lungo tutta la catena di produzione e distribuzione. In quest’ottica, la partnership tra Parmacotto e Regusto si configura come “un segnale dell’impegno del gruppo parmense nell’abbracciare i principi di responsabilità ambientale e sociale”, dicono dall’azienda.

OBIETTIVO ZERO WASTE

L’obiettivo del progetto è implementare soluzioni concrete per prevenire e ridurre lo spreco alimentare, ma anche promuovere attivamente l’economia circolare. “Un impegno che si traduce in benefici tangibili sia per l’ambiente che per la società”, come sottolinea Gaia Gualerzi, Marketing director e international development coordinator Parmacotto group: “La collaborazione con Regusto rappresenta un’opportunità preziosa per promuovere pratiche sostenibili e sensibilizzare le persone sull’importanza di ridurre lo spreco alimentare. Attraverso questa partnership, sarà possibile implementare strategie innovative per recuperare e ridistribuire gli alimenti in eccedenza, coinvolgere attivamente la comunità e ispirare una cultura del consumo consapevole”.

Marco Raspati, Ceo e co-founder di Recuperiamo Srl, Società Benefit che ha lanciato Regusto, commenta: “L’attività di Regusto nasce nel 2016 con l’obiettivo di proporre alle imprese soluzioni concrete ed efficaci per ridurre lo spreco e convertirlo in risorsa. Il nostro network oggi connette il più grande ecosistema circolare italiano con oltre 600 aziende (food e non-food) e circa 1.000 enti non-profit che possono ottimizzare i propri processi di gestione dei prodotti a rischio spreco, sfruttando tutto il potenziale della tecnologia blockchain a garanzia di trasparenza e tracciabilità dei flussi. A ciò si aggiunge l’opportunità per le aziende di monitorare e rendicontare gli impatti generati a livello sociale, ambientale ed economico: dati che possono essere inseriti nel bilancio di sostenibilità aziendale”.

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