Agribologna, un risultato record nel 2023

Il gruppo ortofrutticolo totalizza il valore di produzione più alto di sempre, liquidazione ai soci di oltre 59 milioni di euro. Rinnovato il Cda del Consorzio
Agribologna, un risultato record nel 2023

Agribologna, che ha chiuso il 2023 con un fatturato consolidato di oltre 260 milioni di euro, nell’ultimo esercizio ha centrato un risultato storico: grazie al valore di produzione più elevato di sempre ha erogato una liquidazione ai soci di oltre 59 milioni di euro, in aumento di quasi l’8% rispetto al 2022. Un risultato che arriva in uno scenario dove i consumi ortofrutticoli mostrano qualche criticità, e dove la filiera deve fare i conti con molteplici sfide, da quelle climatiche a quelle del mercato.

AGRIBOLOGNA, 3 SOCI E 2 BRAND

Il Gruppo Agribologna ha la sua leva competitiva nella capacità di gestire tutte le fasi di produzione, lavorazione e distribuzione dell’ortofrutta fresca, e lo fa attraverso tre società: la società capogruppo Consorzio Agribologna, composta da più di 90 soci, con aziende agricole in sette regioni italiane, 3.700 ettari di superfici fondiarie disponibili e 760.000 quintali di prodotto commercializzati dalla cooperativa; Conor, azienda di riferimento nella distribuzione dei prodotti ortofrutticoli freschi nel canale Horeca con oltre 21 piattaforme attive in Italia e 2 in Europa; e Arandis, società commerciale specializzata nella distribuzione ai canali Gdo e Normal Trade. I brand del gruppo sono Fresco Senso dedicato alla frutta fresca di IV gamma e Questo l’ho fatto io, per i prodotti ortofrutticoli di I gamma confezionati, coltivati dai soci della cooperativa.

LA NUOVA GOVERNANCE DEL CONSORZIO AGRIBOLOGNA

Nell’Assemblea dei soci tenutasi nei giorni scorsi, sono state rinnovate le cariche sociali del Consorzio Agribologna. Al vertice sono stati confermati Franco Linguerri (in foto) alla Presidenza e Marco Tagliavini alla Vice presidenza. Mentre il consiglio della cooperativa è stato parzialmente rinnovato con l’uscita di tre consiglieri: Aldo Rizzoglio, Federico Regard e Lauro Guidi a cui si succedono due soci cooperatori, Fabrizio Magri e Omar Laffi, consiglieri uscenti dal consiglio di amministrazione di Conor, e dalla consigliera indipendente Elisabetta Grannonio. Il consiglio di Conor è stato integrato dai neo consiglieri Massimo Tufo e Giuliano Cetto, soci del consorzio Agribologna.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE LINGUERRI

È un vero onore essere confermato alla presidenza della cooperativa e del gruppo – commenta Franco Linguerri, Presidente Consorzio Agribologna –. Abbiamo chiuso un esercizio con il valore della produzione più elevato della serie storica della cooperativa e dell’intero gruppo: abbiamo liquidato ai soci oltre 59 milioni di euro, con un incremento del 7/8%. Risultati che sono stati raggiunti grazie al lavoro di tutti soci e della tecnostruttura aziendale. Insieme hanno saputo collaborare per un obiettivo comune: fare crescere l’azienda per fare evolvere ancora il valore condiviso con i soci.

Ci apprestiamo ad affrontare il nuovo mandato, consapevoli che dovremo essere protagonisti attivi di ulteriori e rapidi cambiamenti. Ci prefiggiamo obbiettivi sfidanti: proseguire nell’espansione commerciale su mercati nazionali ed esteri, con l’intento di acquisire nuovi clienti, offrendo sempre nuovi prodotti, che continuino a caratterizzare e tutelare il territorio e i soci. Proseguiremo e incentiveremo i progetti di ricerca già in corso, con l’obiettivo di sostenere le produzioni delle aziende agricole con tecniche innovative che consentano di fronteggiare le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità.

Continueremo il proselitismo sociale, con l’intento di estendere la nostra base, con l’ingresso di nuove aziende agricole del territorio regionale e nazionale. Nel guardare al futuro, non posso che concludere ringraziando il consiglio uscente. Un grazie particolare va alla direzione aziendale e a tutti i collaboratori che hanno consentito di raggiungere ottimi risultati, gettando le basi per la futura crescita. Le aziende possono crescere e prosperare, anche in contesti molto sfidanti, se si pongono davvero al centro il valore e la competenza delle persone”.

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