Caramelle, un’assidua presenza sui flyer

La quasi totalità degli italiani gradisce le caramelle e lo dimostra facendo crescere a doppia cifra quasi tutti gli indicatori delle vendite nel 2023. Merito anche delle promozioni in Gdo
Caramelle, un’assidua presenza sui flyer

Nove italiani su dieci consumano caramelle e il 50% lo fa regolarmente. È la fotografia più significativa scattata da un recente studio di BVA Doxa-Unione Italiana Food che rivela l’amore dei consumatori per le caramelle, tanto che nel corso degli anni questi bocconcini dolcissimi sono diventati addirittura protagonisti di serie tv, videogiochi e ricorrenze come il Candy Month, evento ideato negli Stati Uniti che si è diffuso ormai in tutto il mondo, giungendo alla sua 50esima edizione.

L’istituto di ricerche di mercato QBerg tira quindi le somme del business di caramelle nel 2023 facendo riferimento a dati Circana che rivelano come le vendite a valore per il segmento “famiglia” siano aumentate del 16,3% e quelle a volume del 4,7 per cento. Considerando invece il segmento “impulso” (quindi le vendite che si concretizzano tipicamente in avancassa) le performance sono addirittura in doppia cifra sia per le vendite a valore (+22,6%) sia a volume (+14,9%).

PICCOLE DOLCEZZE SUI VOLANTINI

Particolarmente interessanti sono i dati relativi alla presenza delle caramelle sui flyer della Gdo: questa categoria merceologica viene infatti promozionata sempre più di frequente, registrando 1.744 campagne sui volantini ytd 2024 (a giugno) rispetto alle 1.660 dello stesso periodo del 2023. E se l’intensity promo è cresciuta del 7,4% anno su anno, le campagne sono aumentate del 5,1 per cento.

QBerg ha inoltre stilato la classifica dei cinque top brand che dominano i flyer promozionali della grande distribuzione: in testa si posiziona Haribo, con il 16,59%; la medaglia d’argento va a Katjes con il 15,67% e quella di bronzo a Perfetti Van Melle con il 15,51 per cento. Seguono a una certa distanza Fida Spa e Elah Dufour a con rispettivamente 12,13% e 12,76 per cento.

Il rimanente 22,66% del totale riguarda altre marche, mentre le private label hanno una visibilità limitata sui volantini, con il 4,68%, un dato dovuto alla forza e lunga tradizione dei brand più noti nel mercato italiano e alla loro presenza consolidata e continuativa in operazioni marketing capaci di fidelizzare il consumatore.

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